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Pillole da Torino 2014 – #TFF32

di il 25/11/2014
 

Esci dalla sala ed il cervello rutta un’idea. Scariche elettriche sinaptiche, mica pensieri, probabilmente utili solo alla manutenzione fisiologica dei neuroni. Capita a tutti e non se ne può fare a meno.

In attesa dei racconti completi ecco i giudizi di prima istanza da Torino:

  1. Tokyo Tribes di Sion Sono: fracasso e velocità a 360 gradi fanno il giro della morte tornando alla noia.
  2. Il fantasma del palcoscenico di Brian De Palma: gli bastano 5 minuti di titoli di testa per superare inesorabilmente Tokyo Tribes. Un capolavoro di originalità, ritmo e colore.
  3. Chrieg di Simon Jaquemet. adolescenza, anarchia e violenza sui monti della Svizzera, ci sono anche le caprette ma non è Heidi.
  4. Fase IV di S. Bass: se nel ’74 ci fossero stati i Ciccioni di Internet, con queste formiche assassine avrebbero avuto pane per i loro denti. Una fantascienza non facile da tenere lontano dal trash, consigliato.
  5. La conversazione di F.F. Coppola: il gusto retrò di stravolgere tutto con un finale inaspettato, intelligente e coerente. Astenersi Ciccioni di Internet e le loro speculazioni online.
  6. The immortal sergeant di Z. Kalthoum: riprese insistite di piedi, guerra e dittatura. Il regista usa la mdp al posto della pistola. Onesto ma scontato.
  7. The better angels di A. Edwards: Malick incontra “La casa nella prateria” raccontando una quotidianità rurale di nessun interesse.
  8. Eau zoo di E. Verhamme: insolente anche solo la lontana citazione al capolavoro The Wicker Man. Frammentato, superficiale e immaturo. Secondo la regista chi non lo apprezza è perchè non ha la mente abbastanza aperta.
  9. ’71 di Y. Demange: un militare che fugge per sopravvivere ad una tempesta politica. Survival thriller mai noioso, dall’ottimo ritmo e dalla tensione sempre accesa. Consigliato.
  10. Korso di A. Tuomivaara: anche i ragazzi della periferia finlandese sognano. Ma, alla fine, chissenefrega.
  11. Mulberry st di J. Mickle: Topi infetti, uomini topo cannibali in costumi economici, gente che scappa ed un paio che sopravvivono. Banale, ma il regista sembra crederci, e si prende sul serio.
  12. It follows di D. R. Mitchell: horror con ovvio intento di scoraggiare La sessualità tra teenager. Il fastidio di una presenza demoniaca che segue lentamente, non stupidamente ed inesorabilmente. L’idea c’è ed il film funziona. Consigliato.
  13. Violet di B. Devos: ennesimo film de e con regazzini al Torino Film Festival. Pare il Giffoni senza il moige. Ma a volte pure con quello. Basta!
  14. Branco sai preto fica, di A. Queiros: Docu-fiction, denuncia, musica e disabilità nel Brasile dei neri vs. bianchi. Incomprensibile ma gustoso.
  15. Wir Waren Konige di P. Leinemann: sbirri crucchi che sembran ragionieri contro una mala di sfigati. Anche qui a far danni è un ragazzino.
  16. Life after Beth di J. Baena: lei muore, lui piange, lei risorge, lui ride. Poi piangeranno entrambi ma il pubblico se la spassa. Godereccio.
  17. We are whate we are di J. Mickle: Tutte le pecorelle esultanti! Thriller animalista nel Giorno dell’Agnello che sbaglia il tono di un final pur bello.
  18. Historia del Miedo di B. Naishtat: L’eterno tema della società (global)polarizzata che produce povertà e paura ai suoi opposti. Ben giocato.
  19. Abacuc di L. Ferri: In super8 b/n, un ciccione della vita reale si aggira tra cimiteri e voci fuoricampo sintetiche. A suo modo, uno spasso.
  20. Stella cadente di L. Minarro: Storia Amedeo, re salito al trono quando era il momento di scendervi, o della decadenza vissuta con brio.
  21. Duke of burgundy di Peter Strickland: l’ho presa l’ho presa la Vispa Teresa? Anatomia di un rapporto amoroso. Lesbo e sadomaso per caso. Anche il cinema e la sua finzione. Bello.
  22. Cold in july di J. Mickle: Un corniciaio cade in un inferno di sangue e ammazzi. Stavolta Mickle non sbaglia un colpo. Thriller teso e dolente. Il migliore del mio 32 Torino Film Festival 2014.
  23. Mr Kaplan di Álvaro Brechner: Un Chisciotte ebreo e un Sancho uruguayano condividono sogni e indagini sulle tracce di un criminale nazista. Commedia&dramma con triello finale. Godibile.
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