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Otto or up with dead people. Il capolavoro di Bruce La Bruce

di il 28/11/2014
MI PIACE

Ti amo Bruce, per lo schifo che sai girare e per questo capolavoro incosciente

NON MI PIACE

Solo un omofobo nazista fascista potrebbe ritenere questo film "chiuso"

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IL MIO VOTO


AFORISMA
 

"Ti tranquillizzo subito dicendo che Otto non è un Film del Cazzo® ma un Film Frocia®"
- Tanaka

 

Considero la sua malattia mentale come una sana reazione, a dispetto di un mondo materialista e svilente. Ho capito subito che Otto era il soggetto perfetto per Medea. Era l’uomo vuoto, senza significato sul quale lei poteva proiettare il suo programma politico

Per un titolo che vive un dilemma, una trama incerta:
1) Un ragazzo impazzisce e crede di essere morto. Una regista invasata lo nota e lo scrittura per un film sugli zombie.

Oppure

2) Un ragazzo morto gira impaurito per la città ed incontra una regista che lo scrittura per fare lo zombie, quale miglior nascondiglio possibile per uno zombie se non quello di recitare sè stesso, re in un regno d’immondizia?

Non so bene cosa scrivere, perchè quando rimango così colpito da un’opera d’arte divento Piccolo Piccolo®. Quasi non riesco a dire parolacce, quasi.
Un capolavoro inaspettato, partito la sera tardi, in sordina, col sonno, finito con gli occhi sbarrati e la faccia sullo schermo, commosso ed al tempo stesso eccitato per la meraviglia vista.
Bruce La Bruce firma un film che da solo varrebbe una carriera, se lo avessi girato io mi sarei fermato li, non serve dimostrare assolutamente nient’altro. Il recente, e bello, Gerontophilia, rispetto a questo, rappresenta praticamente la morte della sua arte.

Un vulcano di idee, originale, scritto benissimo, mai noioso, anche a leggerne solo i sottotitoli mi sarebbe piaciuto. Figlio di una Cultura©, intesa come contrario dell’ignoranza. Figlio di ciò che di più lontano ci sia dal banale e dal seme infetto televisivo ad oggi. E, oltre che figlio, è anche un po’ padre.
In tutta la recente Mostra D’Arte a Venezia non c’è stato niente di minimamente vicino a questa pellicola. Nè come installazione audio-video, nè come film compiuto.
Il tappeto omosessuale è raffinato e non cade in nessun trabocchetto Etero Vs Gay, anzi, prende in giro subito chi prova a pensarlo quando parla dei poveretti che considerano la vita dello zombie come una metafora.
Avevo sottovalutato l’ombra scura e sicura di Bruce.
Ci vuole un film così, ogni tanto, per ricordarmi perché spendo ancora così tanto tempo davanti allo schermo piatto invece di ubriacarmi e basta.
Otto è un Bruce La Bruce fatto di carne e sangue, un capolavoro d’arte moderna, l’ultima volta che mi son sentito così è stato per Of Freaks and Men dell’enorme Balabanov (che travolge otto, per carità), va gustato,
consigliato cazzo!

Diciamo pure che d’ora in poi toglierò la parola a chiunque non abbia visto questo film. Come ho tolto la vita a chiunque non avesse visto il capolavoro del compianto, ispiratore del progetto Cricchetta ed eroe moderno A. Balabanov.

Otto; or, Up with Dead People (2008)
Otto; or, Up with Dead People poster Rating: 5.4/10 (1,390 votes)
Director: Bruce La Bruce
Writer: Bruce La Bruce
Stars: Jey Crisfar, Marcel Schlutt, Nicholas Fox Ricciardi, Keith Böhm
Runtime: 94 min
Rated: Not Rated
Genre: Comedy, Drama, Horror
Released: 18 Sep 2008
Plot: Otto is a handsome, sensitive, neo-Goth zombie with an identity crisis wandering the streets of the city, until one day he auditions for a zombie film...
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