Angolo del tanaka
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Il Cinemino della Cricchetta, la multisala degli eroi

di il 11/04/2020
 

Riprendiamo, dopo l’interruzione straordinaria della settimana scorsa, la programmazione dell’unico cinema ancora aperto al mondo, o quasi. Ci dispiace vedere che una tale rarità non sia presa d’assalto come il sito dell’INPS. Forza col passaparola, affascinante pubblico della Cricchetta! I nostri server non salteranno, anche perché ci facciamo già ospitare da quelli di YouPorn.

Sala 1

Matthias & Maxime di Xavier Dolan (durata 119 minuti)

Live action di uno dei comics più recenti di casa Marvel, Matthias & Maxime, per chi non li conoscesse, sono una coppia di supereroi gay in calzamaglia di seta e strass che, pur se privi di particolari poteri, grazie alla loro intelligenza e alle arti marziali apprese in Thailandia, decidono di combattere il crimine nella loro città natale: Montréal, in Canada. La loro attività li porta presto a scontrarsi con il boss della malavita locale, la perfida Manon, una psicopatica di origine ungherese che si diverte ad appiccare il fuoco alle coppie omosessuali sorprese in pubbliche effusioni. Tra sganassoni, ammazzi e acrobatiche sequenze di Muay Thai, i nostri eroi avranno la meglio, lasciando spazio, però, a un possibile sequel nella solita sequenza dopo i titoli di coda.

L’idea dei Marvel Studios di affidare la regia del film e il ruolo da protagonista a un fuoriclasse come Xavier Dolan è stata sicuramente una scelta felice. Il lato intimista, sempre presente nei fumetti del compianto Stan Lee, ha, grazie al regista canadese, un ruolo di primo piano e le scene domestiche, a volte, sono perfino più emozionanti che quelle action. Presentato lo scorso anno a Cannes, con Matthias & Maxime, i film dei supereroi escono dal ghetto della multisala e approdano, senza vergogna, in quelle d’essai.

La Cricchetta del Cinemino, grazie alla generosità del regista, è in grado di offrirvi, in esclusiva, una breve clip del film:

Sala 2

La Banda dei Tre di Francesco Dominedò (durata 100 minuti)

Prodotto dalla Disney e inizialmente pensato come un film destinato solo allo streaming, La Banda dei Tre è il live action del celebre cartoon I tre Caballeros, del 1944. In un viaggio nell’Italia del Sud, Paperino (il simpatico Marco Bocci) celebra il proprio compleanno con una festa divertente e visita tante città diverse in compagnia di Josè Carioca (Aldo Marinucci) e del gallo Panchito (Francesco Pannofino). Il film altro non è che un’occasione per riascoltare, arrangiati in chiave moderna, i capolavori della musica leggera italiana, da Donna Felicità a Sono una donna non sono una santa, nonché un tentativo di recuperare il filone dei musicarelli, quei film che, negli anni ’60, spopolavano grazie al successo del cantante di turno che vi recitava. Siamo sicuri che il film sarà apprezzato dal pubblico più maturo e dalle massaie che potranno goderselo a casa tra una camicia da stirare e un ragù da mescolare. Vederlo nelle sale, effettivamente, ha poco senso e non ci sentiamo di consigliarlo.

Sala 3

The Specials di Olivier Nakache e Eric Toledano (durata 114 minuti)

Credo ci sia solo una cosa peggiore della solita commedia francese con i soliti due personaggi che gesticolano: una commedia francese con i soliti due personaggi che gesticolano in una situazione che sfrutta la facile commozione del pubblico per i disabili. Olivier Nakache e Eric Toledano, con questo The specials, cercano, appunto, di bissare il successo di Quasi amici, mettendo in mezzo alla solita trama standard della commedia francese un tot di ragazzi autistici e i loro problemi.

Se questo non basta per farvi ritrarre inorriditi, aggiungo che uno dei protagonisti è Vincent Cassel.

Sala 4

The Gentlemen di Guy Ritchie (durata 113 minuti)

Cosa avrà spinto un regista come Guy Ritchie, non certo famoso per la sua idiosincrasia nei confronti della volgarità, a scrivere e dirigere un documentario sul bon ton? Il fatto che Madonna l’ha lasciato perché teneva i calzini durante i loro rapporti intimi? Effetto collaterale dell’apprendimento della lingua ebraica? Non c’è dato saperlo. Quello che sappiamo è che il regista britannico ha riunito un gruppo di amici (tra i quali spicca il sempre carismatico Matthew McConaughey) e, con il suo solito stile frenetico e sempre un po’ sopra le righe, ha realizzato un’opera che potrebbe diventare il punto di riferimento, per le generazioni a venire, riguardo l’insegnamento delle belle maniere. Sulla falsariga dell’illustre predecessore Giovanni Della Casa (1503 – 1556) e del suo libro Galateo, overo de’ costumi, anche questo film è strutturato in forma di domanda e risposta. Nelle quasi due ore di documentario, impareremo non solo nozioni base come a che ora della giornata è lecito indossare lo smoking, ma anche indicazioni sul corretto uso delle emoticon (le “faccine”) nei messaggi e nei social. The Gentlemen non sarà forse il miglior documentario mai prodotto ma, certamente, è uno dei più interessanti, specialmente in questi giorni di convivenza forzata, per quanto riguarda il corretto uso degli spazi personali, l’igiene e il rispetto del prossimo.

Anche per questo film, siamo in grado di offrirvi una piccola clip in esclusiva:

Sala 5

Dreambuilders di Kim Hagen Jensen (durata 81 minuti)

Primo lungometraggio di animazione prodotto da IKEA, Dreambuilders del regista danese Kim Hagen Jensen, narra l’amicizia e la rivalità tra Minna, una giovane adolescente, e la coetanea sorellastra che vuole impadronirsi della sua stanza. Dopo i primi conflitti, le due ragazze decideranno di allearsi e, con il beneplacito dei genitori, costruire insieme la casa dei loro sogni. Se non si fosse capito, il film altro non è che un lungo spot, piuttosto esplicito, della fortunata multinazionale scandinava del mobile. L’animazione è pregevole, il regista è stato allievo del grande Don Bluth, e i personaggi sono simpatici ma la storia è inconsistente e la noia fa presto capolino. Consigliato soprattutto per imbambolare gli spettatori più piccini con le coloratissime sequenze.

 

Bellissimi lettori della Cricchetta del Cinemino, stiamo ormai raschiando i fondi di magazzino per trovare qualcosa di nuovo da proporvi ma non disperate. Fino a che non riapriranno le sale cinematografiche, noi saremo qui, eroici come magazzinieri, per offrirvi, come sempre, visioni, sogni e allucinazioni.

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