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#Venezia72 – La calle de la Amargura di Arturo Ripstein

di il 14/09/2015
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Signore e signori, ecco a voi la miseria.

Bellissimo film di Arturo Repstein (premiato alla carriera prima della visione in Sala Grande) nel quale vengono rappresentati i vari gradi della degradazione umana collocata nel suo ambiente naturale: la strada.
In un bianco e nero lurido di freaksiana memoria, vengono raccontate le vicende di una strada di Città del Messico collocata in un non tempo che, se non fosse per la presenza di computer e cellulari, avrebbe potuto trattarsi di una sorta di anni ’50 alternativi.
Nani lottatori, la loro manager, due prostitute anziane che non riescono a trovare clienti e il vecchio marito di una delle due che si traveste da donna, storie che si intersecano una con le altre in uno squallore equilibrato, misurato, non eccessivo, che provoca desolazione ma mai disperazione: la carrellata di questi personaggi che stanno ai margini della società viene pennellata di tristezza ma anche fierezza. Tutti fanno progetti ma, alla fine, è il caso a gestire la vita dei protagonisti. Non la furbizia, non l’intelligenza astuta perché, anche se l’unica vita che conoscono è quella imparata in strada, insieme ai proprio simili, a cui ci si sente legati nonostante tutto, sono le forze universali imprevedibili quelle contro le quali non si può avere la meglio.
I luoghi in cui vengono raccontate le vicende sono tutti squallidi (case sporche, vestiti lerci, strade puzzolenti), avvolti da un alone di poesia che rievoca il sogno, avvalorato dalla lentezza che talvolta, a ritmo completamente casuale, prende le redini del film. Ancora il caso che magari è solo una logica ignorante o perversa.
Talvolta scorrettissimo (battute feroci su nani, gay, vecchi e prostitute), ma allo stesso tempo delicato ed ironico, senza mai nemmeno un attimo di sentimentalismo, questo film ha nel suo punto di forza massimo la misura: ogni volta che il regista si spinge oltre e si accorge di aver esagerato nell’esposizione dell’assurdo, riporta tutto alla normalità con un’eleganza e una sobrietà ammirevole, data probabilmente dal legame artistico e sentimentale con la sceneggiatrice, Paz Alicia Garciadiego, che genera un legame indissolubile tra storia e immagini.

Sono di parte lo ammetto: ho sempre amato questo mondo un po’ felliniano, un po’ almodovariano che Repstein maneggia con sicurezza. Un amore freddo ma intenso. Amo Arturo Ripstein per la bravura estrema nel trasformare in arte quello che tutti avrebbero reso solo una baracconata, per la spudoratezza nell’usare battute esilaranti e cattive senza perdersi in volgarità superflue, per raccontare la miseria in bilico tra eleganza galante e un’ostentata fiera dello squallore e degli orrori. Amo La calle de la Amargura perchè afferma il sacrosanto diritto di essere liberi di eccedere e non eccedere.
Non sarà facile vederlo nelle sale, soprattutto italiane.

Bleak Street (2015)
Bleak Street poster Rating: 6.9/10 (8 votes)
Director: Arturo Ripstein
Writer: Paz Alicia Garciadiego
Stars: Alberto Estrella, Silvia Pasquel, Arcelia Ramírez, Patricia Reyes Spíndola
Runtime: 99 min
Rated: N/A
Genre: Crime
Released: 15 Sep 2015
Plot: N/A
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