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#Venezia72 – I cinque film che ci hanno fatto felici

di il 14/09/2015
 

Tanto tutti pensano di saperne di Cinema. Tanto tutti sono convinti che la loro opinione valga più di quella degli altri. Quindi freghiamocene altamente dei parametri oggettivi perché il piacere è sempre una rievocazione di qualcosa che è già dentro. E siamo tutti composti da pezzettini diversi, per questo si amano cose diverse. Se si vuole che lo scambio culturale possa interessare basta escludere l’imposizione. Se il diverso – perchè ovviamente ritenuto inferiore – è lo “sbagliato” tanto vale restare a farsi le seghe da soli e godere della propria saccenza in cameretta. Se invece il diverso è qualcuno che può arricchirci e può arricchirsi grazie a noi, allora iniziamo a ragionare.

L’unica forma di originalità nell’approccio verso l”arte sono i sentimenti che si provano. Quindi ecco la classifica dei cinque film che ci hanno fatto più felici. Fanculo ai frustrati che fanno a gara a chi ce l’ha più grosso o a quale sia il dio più forte (che deve in ogni caso schiacciare quello degli altri per non si sa bene quale dettame  auto-imposto). Peggio di loro solo chi “ha studiato cinema“, come se la sensibilità artistica potesse essere insegnata.

Lo scopo dell’esistenza del cinema coincide con l’unica forza che dovrebbe spingere a fare qualsiasi cosa, essere un po’ più felici:

Michele Arienti

  1. Anomalisa di Charlie Kaufman
  2. Underground Fragrance di Song Peng
  3. El Clan di Pablo Trapero
  4. Francofonia+Janis+Winter on fire

Un quarto posto vacante per enfatizzare il quinto in cui sgomitano a pari merito tre bei documentari. La “tipica forma film” non era “in forma“, quest’anno a #Venezia72

 

Angelo Vianello

  1. Mouintain di Yaelle Kayam
  2. Underground Fragrance di Song Peng
  3. Montanha di João Salaviza
  4. El Clan di Pablo Trapero
  5. La calle de la Amargura di Arturo Ripstein

 

Marina Maurizio

  1. Beasts of No Nation di Joji Fukunaga
  2. The Danish Girl di Tom Hooper
  3. Remember di Atom Egoyan
  4. Rabin, the Last Day di Amos Gitai
  5. Looking for Grace di Sue Brooks
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