Un aiuto agli accademici – P.O.E. Poetry of Eerie, “registi” vari
"Vai pure Alberto, tornerò in taxi"
Mi è capitato più di qualche volta di imbarazzarmi per la reazione interdetta degli accademici della settima arte di fronte a un mio commento classico: un copyright famosissimo, che uso spesso. Sulle prime ci restavo male, non capivo dove stessi sbagliando, non mi capacitavo del perché di quelle facce rigide e quegli occhi bassi. Poi ho pensato che, dopotutto, per quanto colti, magari nessuno li aveva mai aiutati a chiarire oggettivamente quello specifico significante, quella poetica da strada, schietta, piena di significato viscerale, che tanto ha da insegnare alle chiappe sedute sul velluto, invecchiate in biblioteca o strizzate sui pulpiti. Mea culpa, rimedio subito: la definizione più esatta e aderente di Film-Di-Merda® è: P.O.E. Poetry of Eerie.
Ho provato a sforzarmi, vorrei non usare parolacce, so che c’è chi lo trova deplorevole, ho pure premuto le punte degli indici sulle tempie, ma non trovo nessun’altra frase che coincida con più precisione svizzera a questa unica indivisibile raccapricciante opera. E più mi concentro e più sto male al pensiero di cosa ho visto. Questo obbrobrio tocca anche il vertice più alto per ciò che riguarda la Recitazione-di-Merda® (vedi contributo video qui sopra, ciliegina sulla torta da 1:20 a 1:30), record detenuto in precedenza da The Lady di Lory Del Santo, con il secondo posto distaccato di un bel po’.
Dopo 20 minuti volevo già strapparmi gli occhi, sentivo il calore traslucido del sangue colare dalle orecchie, avevo già pronti i guanti gialli considerandolo almeno un film perfetto per lavare i piatti ma il dolore irradiato mi ha paralizzato l’anima.
Questo film non può che essere la punizione per essermi dimenticato di lasciare le noci sulla credenza alla befana la notte dello scorso 6 gennaio.
Mi son vergognato per gli attori come non mi capitava da anni. Spero di non dover subire mai l’umiliazione pubblica a cui si sono esposti. Per gli amanti del Trash-Puro®, meglio se anche coprofagi, potrebbe però regalare una serata di grande ilarità e rutti liberi in compagnia di gente sudata affetta da alitosi. Quelli con la dermatite pustolosa sulla schiena, per capirci.
La prossima volta che leggo “horror italiano” devo ricordarmi che i produttori de noialtri fraintendono “orribile” con “spaventoso“.
Sconsigliato!
P.O.E. Poetry of Eerie (2011) | |
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Rating: 5.9/10 (89 votes) Director: Simone Barbetti, Angelo Capasso, Bruno Di Marcello Writer: Lulù Cancrini, Andrea Cavaletto, Emanuele De Amicis Stars: Mariano Aprea, Laura Gigante, Giovanni Morassutti Runtime: 112 min Rated: N/A Genre: Horror, Mystery Released: 07 Jun 2013 |
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Plot: 15 international directors reunite to re-tell Edgar Allan Poe's most popular terror tales. |