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American Sniper di Clint Eastwood

di il 08/01/2015
MI PIACE

- Non c'è Morgan Freeman (e non era così scontato)
- La fuga nella polvere

NON MI PIACE

- Retorica famigliare stucchevole
- Retorica patriottica imperdonabile
- Retorica cinematografica anacronistica

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IL MIO VOTO


AFORISMA
 

- Ci si va ancora a vedere i film del vecchio Clint?
- Logica vorrebbe di no.

 

In casa mia, tra il calendario e la lavagnetta di cosa manca in dispensa, c’è una lunga lista riportante i registi da evitare. Insieme ai mai frequentati a prescindere (i Vanzina o la Comencini, ad esempio), nel corso degli anni ci sono finiti dentro quegli autori dai quali ti aspetti ormai solo inutili cagate (Woody Allen, Sorrentino, Malick, ecc.). Clint Eastwood era già dentro a matita e non mi sarei nemmeno preso la briga di ripassarlo a pennarello se la richiesta di un affezionato lettore non mi avesse costretto a vedere questo suo ultimo American Sniper.

Per i pochi che non lo sapessero, il film è basato sull’autobiografia del più famoso cecchino della sanguinaria storia militare degli Stati Uniti, tale Chris Kyle, un uomo destinato a sbarcare il lunario cavalcando tori ma che poi ha trovato la sua vocazione e fortuna nell’ammazzare il prossimo da lontano in paesi lontani. Come nemesi, quando già i diritti cinematografici erano stati acquisiti dalla Warner Bros., il letale Seal è finito sparato in patria, a sua volta, da un reduce affetto da sindrome post-traumatica.

Bradley Cooper shows off his new Bulky Look **USA ONLY**

Noi seguiamo le imprese belliche di Chris in Iraq, interpretate da un incredibilmente ipertrofico Bradley Cooper, inframezzate da una serie di siparietti in patria tra lui e la moglie in cui si mostra, chi l’avrebbe detto, che anche un patriottico bovaro assassino ha una sensibilità.

Se si sceglie di andare a vedere un film del vecchio Clint, non ci si possono certo aspettare guizzi narrativi o riflessioni più profonde di una pozzanghera. L’ottuagenario regista dirige da sempre con taglio classico, lineare, e anche qui, specie nelle scene di guerra, se una certa asciuttezza facilita la comprensione dell’azione, a lungo andare (più di tre quarti dei 134 minuti proiettati) la ripetitività annoia e gli ammazzi fanno sbadigliare.

Peggio funziona il fronte intimista, quello dell’eroe in pantofole alle prese con una moglie rompicoglioni che gli rimprovera di essere con la testa altrove, e lui, con la testa altrove, che fissa la TV spenta o si allerta al minimo rumore inusuale.

Non entrerò nella discussione ideologica sui contenuti del film. Eastwood è da sempre un repubblicano che ha fatto della 44 magnum un best-seller mondiale. Il fatto che nei suoi film ci siano anche temi antirazzisti o che abbia scoperto che le categorie di buoni e cattivi posseggano sfumature non lo rendono meno conservatore. Uno lo sa e prende o lascia. Piuttosto, visto il lungo tempo a disposizione e le odierne tragiche notizie di cronaca, mentre il protagonista dichiara la sua assoluta tranquillità di coscienza nel far fuori donne e bambini perché nemici, non si può evitare di fare confronti con i due proto-militari jihadisti che, altrettanto freddamente, uccidono a Parigi uomini e donne disarmati con la stessa motivazione.

Saltando con l’asta l’inutile ricerca di torto o ragione e i fallaci(ani) “scontri di civiltà”, resta un senso d’ineluttabilità della violenza e della guerra che sfocia nelle mai risolte (almeno dialetticamente) domande sul significato dell’esistenza, dell’azione umana, del suo fine. Tornano rigurgiti di Eraclito (“Bisogna però sapere che la guerra è comune a tutte le cose, che la giustizia è contesa e che tutto accade secondo contesa e necessità”) e della Bhagavad Gita. Tornano i poemi epici e quelli biblici, si riconsidera il sangue con cui è scritta la Storia.

Immagine

Questo è un film che parla d’altro, suo malgrado, come la maggior parte dei film del regista americano ed è, forse, il segreto del suo successo: un equivoco di profondità per spettatori superficiali.

American Sniper (2014)
American Sniper poster Rating: 8.0/10 (1,038 votes)
Director: Clint Eastwood
Writer: Jason Hall, Chris Kyle (book)
Stars: Bradley Cooper, Sienna Miller, Luke Grimes, Jake McDorman
Runtime: 134 min
Rated: R
Genre: Action, Biography, War
Released: 16 Jan 2015
Plot: Navy SEAL sniper Chris Kyle's pinpoint accuracy saves countless lives on the battlefield and turns him into a legend. Back home to his wife and kids after four tours of duty, however, Chris finds that it is the war he can't leave behind.
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