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#Venezia72 – Montanha di Joao Salaviza

di il 09/09/2015
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Racconto di pochi giorni di vita di David, quattordicenne problematico, che si innamora.
In una Lisbona molto lontana da quella delle cartoline e del fado, il nonno del protagonista viene ricoverato aumentando la confusione in una famiglia già frantumata, con una madre tornata non si sa da dove, un padre che non esiste e un ex-fidanzato padre della sorellina.
David divide le sue giornate con Rafa e Paulinha, amici da sempre e con loro vive la vita di adolescenti di periferia, tra furti, sigarette, discoteca, silenzi e dialoghi appena accennati, superficiali, tipici di un’età in cui si tende a parlare tanto, ma mai a dire quello che si sente davvero.
Tutto il girato in interno sfrutta in modo magistrale la luce naturale creando la particolare penombra che sottolinea la normalità della vita di ogni giorno, la desolazione di chi lascia passare il tempo, l’indolenza di chi ancora non ha capito come pesare le proprie emozioni. Tutto questo in una quotidianità monotona, sottolineata da una regia che non intralcia e preferisce un raccontare lento, senza enfasi.
Questo provoca quindi atteggiamenti discordanti: dalla durezza di certi confronti con gli altri ragazzi della sua età David passa a una tenerezza disarmante nei confronti del nonno e di Paulinha, di cui si scopre innamorato. Tanto da far sembrare vera e sentita una frase banalissima come: “sei l’unica persona importante della mia vita”, perché in quel momento ci si sente di credergli.
Molte scene vengono girate in luoghi chiusi e spesso i protagonisti sono ripresi di schiena, quasi a lasciarli stare a vivere la propria vita. Spiarli permette al pubblico di rievocare pezzi dell’adolescenza di ognuno, di rivedere le cose come andavano, quando si dava importanza assoluta ad una parola sbagliata o quando solo un gesto poteva significare la fine di tutto. Per questo David pare più erede dei tristi teenager del cinema americano che non degli adolescenti di Truffaut.
Ottimo il lavoro del regista sulla scelta degli attori, che già di per sé hanno delle facce che, senza spiegazione o trama, ambientano il film ai margini della grande città,
Fra tutte le due scene, preferisco il colloquio di David con la professoressa, interamente fuori campo, mentre gli comunica che è stato bocciato per l’ennesima volta: evidenzia quanto il ragazzo sia lontano dalle istituzioni e quanto poco queste lo possano ferire. Bella anche la festa in discoteca, un quadro di suoni e luci a telecamera fissa in cui si intuisce il senso di appartenenza che hanno i giovani che ci partecipano, e allo stesso tempo la assoluta estraneità degli uni verso gli altri: a volte si bacia qualcuno anche solo perché è li vicino.
Tra i miei preferiti di questa mostra. Sono rimasto un po’ male nel vedere tanta gente lasciare la sala anzitempo.

Montanha (2015)
Montanha poster Rating: 6.4/10 (499 votes)
Director: João Salaviza
Writer: João Salaviza
Stars: David Mourato, Maria João Pinho, Rodrigo Perdigão
Runtime: 88 min
Rated: N/A
Genre: Drama
Released: 19 Nov 2015
Plot: A visually intense and poetic coming-of-age film portrays the fourteen-years-old David who is forced to become the man of the house while his grandfather lives his last days in hospital.
commenti
 
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  • tanaka
    09/09/2015 at 19:22

    Un film che non vorrei mai vedere e che adesso voglio vedere grazie alla tua recensione

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    • Angelo Vianello
      10/09/2015 at 8:07

      No dai, che dopo mi odi. Già temevo il linciaggio dell’Arienti per avergli dato quattro stelle…

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