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Il regno d’inverno (Winter Sleep) di Nuri Bilge Ceylan

di il 15/10/2014
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IL MIO VOTO


AFORISMA
 

Come ha fatto il bambino che ero a trasformarsi in questo vecchio ubriacone?

 

Aydin è il ricco proprietario di un albergo in Cappadocia. Sessantenne, ex attore di teatro e intellettuale, trascorre il suo tempo scrivendo articoli per un giornale e gestendo il patrimonio immobiliare paterno. Con lui vivono la sorella divorziata Necla e la giovane moglie Nihal.
L’isolamento del luogo e le miserie personali di ognuno creano la miscela che alimenta un motore narrativo fatto di parole, silenzi e paesaggi.

Sette buoni motivi per non andare a vedere questo film:

  1. Ha vinto la Palma d’Oro a Cannes. Citando l’implacabile Malgrado, questo non fa del film una merda ma, sicuramente, un prodotto sovrastimato.
  2. E’ piaciuto molto a Jane Campion. Nel caso ci fosse bisogno di aggiungere altro, vuol dire che c’è almeno una donna vittima di un uomo (e, infatti, ecco Nihal).
  3. Parlano tantissimo. I dialoghi sono quasi sempre il punto debole anche di buoni film. Qua ce n’è per oltre tre ore. Si scomodano Čechov, Shakespeare e persino Dostoevskij ma, per quanto si sforzi, Nuri Bilge Ceylan non è Tolstoj e i suoi personaggi, protagonista a parte, sono smorti, più che in letargo. Stereotipi con qualche pennellata di occhiuto colore.
  4. Mal sopportate l’odore di stantio che trapela da qualsiasi anziano, anche profumatissimo, seduto e fermo da più di due ore. L’età media degli spettatori in sala è sopra i sessanta.
  5. V’irrita lo sceneggiatore che tiene in ballo un personaggio per mezzo film e che, dopo averne esaurito il ruolo gregario, lo fa sparire senza alcuna ragione. Necla, dopo avere lentamente rivelato la natura sottilmente bastarda del fratello, scompare persino dai pensieri degli altri personaggi.
  6. Considerate qualsiasi film che superi le due ore una mancanza di rispetto per lo spettatore.
  7. Siete razzisti e non riuscite credere che i borghesi turcomanni possano avere gli stessi problemi d’inutilità esistenziale degli arianissimi e bergmaniani svedesi.

 

Sette… non esageriamo, facciamo… Tre buoni motivi per andarlo a vedere:

  1. L’assoluto pessimismo e il disprezzo per il genere umano. Non c’è un solo personaggio positivo o che abbia una visione di sé e delle cose che valichi i limiti dell’osso craniale. Ogni sentimento, aspirazione o comportamento è ritratto come già esaurito sul nascere, nelle motivazioni e negli esiti. Durissimo.
  2. Il paesaggio della Cappadocia, con le sue case nella roccia, i cavalli, la neve e i cieli.
  3. La capacità di fare cinema con un copione fortemente teatrale e di fare del lungo minutaggio una necessità espressiva (anche se, probabilmente, poteva ottenere lo stesso risultato anche con mezz’ora di meno).

 

 

Winter Sleep (2014)
Winter Sleep poster Rating: 8.0/10 (56,312 votes)
Director: Nuri Bilge Ceylan
Writer: Ebru Ceylan, Nuri Bilge Ceylan, Anton Chekhov
Stars: Haluk Bilginer, Melisa Sözen, Demet Akbag
Runtime: 196 min
Rated: Not Rated
Genre: Drama
Released: 13 Jun 2014
Plot: A hotel owner and landlord in a remote Turkish village deals with conflicts within his family and a tenant behind on his rent.
commenti
 
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  • Michele Arienti
    18/10/2014 at 21:23

    “odore di stantio che trapela da qualsiasi anziano, anche profumatissimo, seduto e fermo da più di due ore”

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