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#Venezia74 #Gay #Queerlion – Marvin di Anne Fontaine

di il 28/09/2017
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Uno che fa Gioiellino di cognome potrà mai avere vita facile?
Marvin Bijou conduce un’infanzia molto difficile nel suo paese d’origine, sperso nelle campagne francesi, con padre alcolizzato, madre convenzionale, fratelli e fratellastri; un luogo dove finocchio è la peggiore delle offese che uno posso ricevere: francamente la regista ha calcato un po’ la mano sulla descrizione della famiglia, zotica oltre ogni confine, pare più farsesca che altro.
Vittima di bullismo a scuola, riesce ad uscire da questa situazione infame grazie al teatro e ad una preside che lo aiuta ad entrare in un Liceo lontano da casa.
Una volta cresciuto, Marvin, che nel frattempo ha cambiato nome in Martin, va a vivere a Parigi dove incontra un uomo ricco che lo fa entrare in quel mondo dorato di amore misto a prostituzione. E’ li che conosce Isabelle Huppert, che interpreta sé stessa, unico vero bagliore dell’intero film. Nel frattempo Martin continua a scrivere il monologo della sua infanzia che alla fine lo renderà famoso.

Marvin e Isabelle.

La pellicola è gradevole e ben confezionata ma offre, fin dalle prime immagini, un senso di già visto. Vedo film a tematica gay da una vita e credo che questo non aggiunga una virgola a ciò che è stato detto finora. Purtroppo quando si usano cliché fin così abusati nel cinema LGBT, si rischia il buco nell’acqua.
Un Giovane Bellissimo® ragazzo accanto a me dice: “perché i gay dei film vengono sempre dipinti tristi e maltrattai se tutti quelli che conosco io sono contenti e hanno una bella vita?”. Sono certamente d’accordo che bisogna sensibilizzare, che non bisogna dimenticare chi viene fatto vittima di derisione o violenza, ma non credo esisterà una sola persona che vedrà questo film e muterà la sua idea, positiva o negativa che sia, sul mondo omosessuale. Posso sembrare polemico, ma credo che i film spudoratamente a tematica gay, come questo, debbano contenere una marcia diversa e far vedere territori/angoli finora inesplorati o poco raccontati.
Bravissimo Finnegan Olfdield, già notato nello splendido Nocturama, soprattutto nelle parti di piena recitazione teatrale.

Bonjour, c’est Isabelle Huppert…”, dice candidamente a Martin l’attrice chiamandolo di sorpresa al telefono: è diventato in pochissimo tempo il tormentone dei nostri giorni trascorsi al Lido.
Come da ovvio copione, Marvin alla fine della fiera ha vinto il Queer Lion 2017.

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