Inizia il lunedì con sale mezze vuote, è passata la ressa del weekend con la gente seduta nei gradini.
Il primo corto è CORRECTIONS di Keren Cytter, esperimento di video arte assolutamente incomprensibile, immagini che si ripetono in loop, dialoghi senza senso. Per niente interessante, non certo al punto di faticare per spingersi a leggere cosa volesse dire.
Dopo 2 Nigts Till Mmorning di ieri sera, anche oggi un film sulla fluidità sessuale femminile. LOVE ISLAND di Jasmila Zbanic è ambientato interamente in un villaggio turistico della Croazia: film a metà strada tra un cinepanettone italiano e qualche velleità kusturiziana. Una donna incinta in vacanza con suo marito scopre che nella struttura dove risiede lavora una sua ex fidanzata. Inizia così una commedia degli equivoci molto prevedibili, intervallati da sketch musicali e qualche momento melodrammatico, decisamente non riuscito.
Interessantissimo invece il documentario pomeridiano MONSTERMAN di Antti Haase riguardante la vita di Mr Lordi, cantante metal fondatore del gruppo dal nome omonimo, vincitore dell’Eurovision nel 2006. Usa costumi fantastici.
Si parte dalla ricerca di sollevarsi economicamente per raccontare tutte le vicende che accadono al gruppo, dalla morte di un componente della band alla ricerca del suo sostituto. Non conosco molto il mondo del metal, è stato sorprendente scoprire un uomo innamorato di quello stile di musica, ma gentile, cortese affascinato dai mostri ma senza essere un essere violento, quasi ingenuo. Il documentario è girato per intero senza che lui o nessuno delle sua band si mostri in viso, solamente con le maschere.
Molto toccante ed esplicativo allo stesso tempo. Lordi è diventato il mio beniamino del giorno.