Angolo del tanaka
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L’Orecchio Lungo del Tanaka v2.0, F1 – Il film di Joseph Kosinski

di il 06/07/2025
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Dal momento che il device originale è impegnato a dirimere controversie internazionali di ben altro calibro, la Cricchetta ha sviluppato la versione più giovane e senza epicondilite dell’Orecchio Lungo del Tanaka per carpire i segreti legati all’immortalità dello Star System. Riportiamo a seguire, senza censure, il testo delle intercettazioni trapelate:


CHIAMATA IN ENTRATA – “BRAD PITT”

Joseph Kosinski
Ohi Brad, tutto ok? Sei ancora in Francia a raccogliere uva a torso nudo?

Brad Pitt
Joe… ho un problema, l’ultima pigiatura biodinamica mi fatto male alla sciatica, nonostante le sessioni in camera iperbarica. Sto diventando… vino da meditazione.

Joseph
Mmm. Mi pare di risentire la telefonata di Tom di qualche anno fa. Non dirmi che anche tu c’hai la crisi del divo sessantenne. Che ne dici di un bel corso di panificazione con lievito madre? E’ una cosa viva, di cui devi prenderti cura, ma ti dà soddisfazione, non ti rompe la schiena e non devi portarla fuori a pisciare.

Brad
Ma no, quella è roba da millennials col mutuo. Io sono appunto un divo, anzi una divinità, ho pure fatto Troy, ti ricordi no: “Un sixpack morirà… ma la leggenda vivrà per sempre“. Senti, l’idea del casco da pilota per Tom mi è sembrata geniale!

Joseph
Beh, sì anche lui si era un po’ buttato giù con sta roba dell’età, poi si è lanciato… anche se non sono riuscito a convincerlo a diluire un po’ la tinta per l’ultimo Mission Impossible. Ma perché geniale dici?


Brad
Ma come perché? Tutti sanno che il vero tallone d’Achille di quando passi i 45 è il collo raggrinzito – nasconderlo sotto ad un casco è stato brillante! Non è che ti avanza una sceneggiatura da aviatore?

Joseph
Ma no, non posso Brad, Maverick è appena uscito, però fammi pensare… che ne dici dell’astronauta, c’ha il casco no?

Brad
Astronauta no, per carità – troppi film di fantascienza tutti uguali e poi è ancora troppo vivo il ricordo di quel sixpack perfetto che ha pure aperto la Mostra del cinema, non reggerei il confronto. Joe. Senti. Lo so che Hamilton ti ha chiamato preoccupato per l’immagine della Formula 1. Fammi dire solo questo: io in tuta da corsa… è come se James Dean e un meccanico francese avessero avuto un figlio in ritardo.

Joseph
Formula 1? Tu? Ma lo sai che il pilota più vecchio in attività ha 44 anni? Che in effetti sarebbe la stessa età di Ryan Gos…

Brad
Basta basta! Non nominarlo nemmeno. Senti, se Tom ha volato… io voglio correre. Su ruote vere. Morbide, dure e poi ancora morbide. Con odore di benzina e soundtrack anni ‘90.

Joseph
Brad, la F1 è pericolosa. È tecnica. Devi sembrare credibile, devi anche leggere il libretto delle istruzioni senza occhiali.

Brad
Ascolta. Io posso fare qualsiasi cosa. Coi bicipiti ancora mi difendo, quindi tu mostrami sempre in magliettina bianca aderente ed andrà benissimo. Poi mi rimetto al tuo genio: ombre, lenti anamorfiche, immagini sempre velocissime così è tutto sempre un po’ confuso.

Joseph
Va bene dai, la faccia sarà un po’ compressa nel casco ma compensiamo le borse sotto agli occhi con il candore dei denti.

Brad
Perfetto, me lo sento: è già poster in cameretta. Poi ci mettiamo tanti insegnamenti sui valori dello sport così anche le mamme sono contente.

Joseph
“Anche le mamme” in che senso? Ma perché? Chi altro pensi verrà a vederti? Comunque, va bene Brad, ma te lo dico: devo metterci un co-protagonista più giovane, anzi proprio giovane.

Brad
Vabbè, ma che problema c’è? Arrivo io, un po’ faccio lo stronzo e un po’ gli faccio la paternale, gli spiego come gira veramente il mondo, lui comincia a fidarsi e alla fine lo soppianto. Non è questo che facciamo sempre noi boomers?

FINE CHIAMATA

commenti
 
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  • tanaka
    08/07/2025 at 10:17

    Gentile Stefania.
    Nel sentirmi onorato dell’omaggio da lei rivolto alla ormai celebre rubrica “L’orecchio lungo del Tanaka”, mi sento in dovere di comunicarle due regole ferree che hanno sempre caratterizzato questi articoli.
    Prima di tutto la verità. Mentre giornali illustri come “Libero”, “Il foglio”, “Il Corriere della Sera” o “Repubblica”, tanto per citarne alcuni, fanno satira involontaria scrivendo notizie inventate, in questo spazio si fa satira volontaria riportando fedelmente quanto captato da microfoni e altre apparecchiature speciali.
    In secondo luogo le intercettazioni devono rispondere a una sola domanda: perché. Perché Kitano non è andato al FEFF 24? Perché 300 e il suo seguito sono film di propaganda sionista? Perché Luca Guadagnino ha successo anche se i suoi film fanno pena?
    Se si atterrà a queste due semplici regole, sarò felice, un giorno di là da venire, di abbandonare questa valle di lacrime sapendo che qualcuno erediterà tutta la sofisticata tecnologia di cui dispongo e saprà farne buon uso.

    L’epicondilite va meglio, grazie all’aiuto di esosi terapisti. Grazie!

    Devotamente suo
    Tanaka

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