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#TSFF36 TREI KILOMETRI PANA LA CAPATUL LUMII di Emanuel Parvu

di il 02/06/2025
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IL MIO VOTO


 

La prima cosa che mi è venuta in mente vedendo questo film è che fatti come questo succedono continuamente, e raccontare questa storia non cambierà per niente ciò che accade in luoghi come quello descritto.

Una storia molto semplice: un ragazzo viene picchiato perché gay. Questo fatto irradia una serie di conseguenze che non hanno a che fare solo con l’omofobia ma anche con le relazioni che si formano nei paeselli, legami fatti di denaro e affetti; luoghi dove il prete ha un potere esagerato, in nome di credenze che spesso hanno a che fare con superstizioni. Fantastica l’uscita del sacerdote che, come motivo scatenante dell’omosessualità indica il vaccino anti Covid.

Certamente la Romania conserva valori piuttosto arcaici, ma può questo far spingere due genitori a legare il figlio e farlo esorcizzare perché smetta di essere omosessuale? Dico, crudeltà a parte, come valutare l’ignoranza di perseguire una guarigione in questo modo?

Adi, il ragazzo picchiato dimostra quanto sia vero il più grande assioma del mondo gay: sei omosessuale e vivi in un piccolo paese? Vattene.
Non c’è molto altro da fare.

Probabilmente alla fine il film di per sé non ha nemmeno un valore cinematografico eccezionale, è solido ma senza grandi esplosioni, diciamo che il suo valore etico lo migliora.

Concludo così l’ultima visione al Trieste Film Festival. E’ la prima volta che vi partecipo è ed stata un’esperienza davvero troppo top (cit.). Ho una predilezione per questi eventi più “provinciali” (come per esempio Torino e Rotterdam, nella mia esperienza), rispetto alle più altisonanti Venezia e Cannes, che hanno sicuramente il pregio di avere tutte anteprime internazionali, ma anche di tirarsi dietro un baraccone pensante di gente che non è minimamente interessata ai film.

Quello che mi piace in Festival come questo è che si può respirare la passione, il pubblico viene perché ci tiene a vedere i film, meno Instagram e più Tarkovskij, per capirci.

Inoltre, aver visto così tanti giovani mi ha fatto un piacere immenso, significa che la sala cinematografica ha ancora il suo fascino, che non è stata ancora totalmente soppiantata dallo streaming.

Anzi, com’è accaduto con gli LP, spero in un ritorno alla visione delle pellicole nei cinema:

il desiderio della qualità non si estingue mai.

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