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Psychiatric Circus, appunti assolutamente criticabili dalla città d’asfalto

di il 09/03/2015
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MI PIACE

Il sangue, la violenza, il contesto, la volgarità e la vena trash

NON MI PIACE

La tecnica, l'ombra funesta del cabaret da villaggio turistico e la forma fisica degli artisti

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IL MIO VOTO


AFORISMA
 

Pago il biglietto ad una suora alla cassa che, dandomi il resto, mi dice "Vai in pace fratello", sorrido, mi giro, faccio per andarmene e la sento continuare alle mie spalle con un meraviglioso "...e vai anche a pigliartelo nel culo"

 

Mestre è una merda. Si sa. La cultura media della gente è bassissima, schiacciata tra pallone, aperitivo, discoteca, televisione e risparmi nervosi sudati sotto il materasso. Il grigiore che piega gli sguardi, distratti verso il basso, fa da specchio a quello dei palazzoni popolari che la riempiono. E’ insalvabile, per abbellirla l’unica sarebbe buttare giù e ricostruire. E’ nata come dormitorio di Venezia e del morente porto industriale, peggio di lei solo la prima periferia, Marghera, la città giardino, con gli alberi dai tumori viola, i coperchi dei cassonetti che si alzano col vento ed i bambini che giocano in piazza tirando calci a secchi di ferro. Si salvano le periferie lontane e campagnole, godibili però solo ai pervertiti che si esaltano nel privare la collettività di parte delle già esigue risorse planetarie, procreando.
Proporre a Mestre uno spettacolo che esuli dagli ignobili passatempi sopracitati è un azzardo, per questo me ne sorprendo ogni volta e vivo sempre come un impegno il pagare quel biglietto: sogno ancora di ascoltare di sfuggita una chiacchierata per strada in cui si parli d’altro che non sia il locale in cui sbronzarsi la sera, o le infime capacità sessuali dell’ennesima figa di legno con gli occhi da cerbiatta.

Psychiatric Circus ha un look pubblicitario attraente: un sito Internet intrigante ed un capannone a metà tra quello di un circo rivisitato in chiave moderna ed una cella arrugginita sporca di sangue. Ottimo preambolo. Drammatizzazione dell’arte gitana, sangue, zombie, trash, violenza e volgarità in un manicomio, sentivo odore di gioia sincera.
Mi presento al botteghino e vengo accolto da una suora che mi fa una riverenza, pago e mi saluta con un inaspettato “Vai in pace fratello“, sorrido, mi giro, faccio per andarmene e la sento continuare alle mie spalle con un meraviglioso “…e vai anche a pigliartelo nel culo“. Già la amo.

Entro e vedo il bar inserito tra le celle dei pazienti, noto la gente farsi selfie con le guardie Nazi ma si beccano sempre qualche urlo, qualche leccata nelle orecchie o qualche grattata di capo: così i figli di papà dai capelli colorati smettono di ridere. Finalmente un’accoglienza senza ciuffo, Spritz e denti sbiancati del cazzo® al vento.
Ci fanno entrare a grappoli, come hostess una ragazza in camicia di forza stracciata che ci insulta e spinge. Poca gente, le poltroncine vuote per trequarti, gli attori seduti tra gli spettatori sembrano non curarsene e molestano il pubblico, tra scherzi da prete ed urla da elettroshock.

Le luci si spengono ed inizia uno spettacolo ahimè noioso, con artisti in forma fisica discutibile e con numeri acrobatici tutto fuorchè da batticuore. Mi aspettavo un piccolo Cirque du Soleil horror ed invece, per troppo tempo, mi son trovato di fronte a Cabaret da nave da crociera. Speravo che il far partecipare il pubblico per poi metterlo in ridicolo fosse un umorismo morto negli anni ottanta, e invece no. Ma in una penisola in cui Checco Zaolone fa cassa al botteghino spodestando mostri sacri come Star Wars, la cosa non sorprende. Esserne consapevole non evita certo la tristezza: come dicevano quei vecchi ceffi nel loro unico album fortunato: “Sono cosciente, ma non mi serve a niente“.
Ci fosse almeno una trama… chissà, avrei pensato che lo spettacolo puntasse su quella. Invece vedo vari momenti frastagliati che vorrebbero essere comici ma che in realtà abbassano la qualità di quei pochi interessanti, cioè quelli legati alla presenza sul palco dei due personaggi che salvano letteralmente lo show: il medico volgare, velatamente blasfemo e sicuramente violento ed il pagliaccio che, anche da zitto, ha un carisma che catalizza tutti. Peccato sia preso pari pari da American Horror Story. Si salvano anche i due ginnasti acrobati dalle prese e dagli addominali d’acciaio.

Il vertice della serata, al di là del bel finale trash con le pagine della Bibbia che volano, è la violenza sessuale sulla malata di mente col conseguente numero acquatico: tecnicamente nulla di che, ma emotivamente azzeccato. Bello anche il trick di coordinazione delle dita delle mani ed il talento della pittrice. Il punto più basso è difficile da scegliere, ce ne sono troppi, direi tutto il cabaret ma, dovendone scegliere uno, voto il balletto con gli asciugamani, per di più già visto, virale su YouTube, e con risultati ben migliori.

L’idea è vincente, l’ambientazione è ottima, la presentazione è originale, il look è attraente, ha tanti ingredienti dalle potenzialità esplosive, ma mancano i numeri capaci di far restare con gli occhi sbarrati o far saltare dalla poltrona, mancano contenuti di vero interesse, molto buono il medico e davvero ottimo il pagliaccio. Il resto sono acrobazie che non stupiscono, eseguite da artisti fuori forma, non certo modelli da rivista, a volte rigido/scoordinati (forse per aderire al contesto o forse no) e cabaret da villaggio estivo. Così come è ora, il biglietto è sovrastimato di tre volte.

È vero che lo spettacolo è stato scadente  ma non è per questo che le poltroncine erano vuote: Mestre farebbe fallire anche Broadway. Ciao maledetta tomba appiccicosa, ci rivediamo tra un paio di settimane, quando ti avrò digerita a decine di ore di volo.

Tutti i riferimenti qui: http://www.psychiatricircus.com

commenti
 
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  • Icuz87
    03/04/2015 at 0:18

    Appena visto a Torinoe concordo su tutto ti aspetti molto di piu….invece sembra proprio un cabaret con alcuni bravi artisti.

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  • Laura
    19/04/2015 at 23:09

    Visto a Torino. Concordo su tutto. Quasi un plagio del circo de los horrores oltretutto. Probabilmente chi apprezza dovrebbe uscire di più o non ha mai visto un vero spettacolo di circo.

    Rispondi

  • 19/05/2015 at 8:43

    Come si dice:”il gioco e’bello quando è corto!!!”.Sono stata mandata a Fanc…. piu o meno 4o5volte,ne sono stata presa in giro altrettante e portata sul palco.Per essere una che non esce mai,ho sbagliato proprio posto!!! bisogna proprio sentirsela e soprattutto consiglio di farvi il più brutto possibile,così non sarete presi di mira.Penso che non ci sia più di tanto originalità,perché il manicomio e’gia fuori ogni giorno. Per quanto riguarda gli attori e gli atleti,alcuni sono veramente bravi e vale la pena di vederli,mentre la comicità spesso entra nel volgare e penso che la parola c+–+ dopo che si è detta un paio di volte sia più che sufficiente,altrimenti si può anche restare a casa a guardare la televisione

    Rispondi

  • monica
    28/05/2015 at 0:26

    siiiii sposo parola per parola e aggiungo: ho visto molto di meglio dagli artisti di strada che lavorano a “cappello”: più professionalità e meno pretese di chiamarlo “spettacolo”. totalmente privo di regia, solo un’ipotesi di trama appena sufficiente a giustificare dei siparietti stravisti e mediocri. grandissimi complimenti al marketing invece!

    Rispondi

  • sara
    23/06/2015 at 11:26

    Una schifezza di spettacolo!
    Un tentativo di riportare la gente al circo, facendola pagare cara e offrendole uno spettacolo di bassissimo livello.
    La scena dello stupro poi alternata a spettacolini da terza elementare, ma x carità di dio.

    Rispondi

  • Domenico
    07/07/2015 at 0:15

    Posso commentare solo la prima parte perchè siamo andati via all’intervallo, e ci pare di aver avuto fin troppa pazienza. Spettacolo senza capo né coda. Una via di mezzo tra cabaret da bettola e velleità teatrali riposte decisamente male. La componente circense è monocorde, banale e di basso livello. Il tentativo di denuncia sociale è goffo, quando non addirittura squallido e volgare. Di coinvolgente c’è ben poco se non l’abusato espediente di trascinare sul palco spettatrici impacciate. Il massimo dello squallore si raggiunge nella scena dello stupro-suicidio che avrebbe dovuto trasmettere pathos ed empatia ed invece trasmette solo una gran tristezza. Personalmente, la ritengo una serata andata male e soldi sprecati. Il consiglio, pensate a spendere meglio tempo e denaro. Assolutamente sconsigliato

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  • Elena
    03/10/2015 at 10:39

    Sono contenta di aver letto questa recensione…
    sono a Roma in questi giorni e volevo andare a vedere lo spettacolo. Eppure qualcosa mi frenava.
    Quando una cosa funziona, se ne parla…e tanto.
    Dello Psychiatric Circus nulla.
    Sono un’amante dell’horror, del trash, del “sangue”.
    Non amo che tutto sia inserito in un contesto privo di trama e con violenza e volgarità gratuite e da bettola.
    Credo mi abbiate fatto risparmiare 25€ che potranno essere meglio spesi al Romics o al Circo degli Orrori.
    😉

    Rispondi

    • Tonio
      10/10/2015 at 23:22

      Ciao elena,
      qualsiasi sito internet parla di psychiatric circus, ci sono anche video della rai.
      Credo che ogni giudizio sia soggetivo, pertanto, le consiglio di spendere 25€ e poi di tornare su questo sito ed esprimere il suo parere.
      Mai seguire la massa, i pazzi sono speciali per questo.

      Rispondi

      • Alex
        23/11/2016 at 12:19

        io ne ho spesi 56 euro per due persone quindi 112. Un furto non aggiungo altro. Da pazzi è spendere dei soldi pè er la cosa + scadente che abbia mai visto in vita mia. Mi sono vergognato per loro, non fa ridere, non fa paura, non è spettacolare esenza nè capo nè coda

        Rispondi

      • nicoletta Gentili
        24/02/2018 at 22:28

        giustissimo

        Rispondi

    • vanessa
      02/11/2015 at 17:00

      Rignrazio anche io, Elena e gli altri , io sono di Roma e proprio ieri sono andata a Vedere il circo degli Orrori Delirio , carino divertente forse in alcuni casi un po troppe parolacce meno intenso e meno divertente di Infierno sicuramente ma da vedere, e grazie perche volevo andare anche io a vedere psichiatric circus ma visto che con me c’ è anche mia figlia di 11 anni nn credo, sebbene si sia divertita tantissimo a delirio che possa vedere una scena di stupro credo di essermi risparmiata anche io i soldi dei biglietti
      grazie a tutti di nuovo

      Rispondi

  • Daniela
    13/10/2015 at 9:07

    Ho avuto l’impressione che abbiano investito un patrimonio in marketing e una miseria nel casting e nei costumi.
    Questo porta ad aspettative altissime, deluse non appena si spengono le luci.
    Peccato perché l’idea era geniale.
    L’ingresso nel tendone in cui riecheggia il motivetto lobotomizzante di AHS Asylum faceva davvero ben sperare, quasi presagire una fusione col freak show! Ero eccitatissima!
    E invece, numeri da teatrino della domenica, al numero della macchina già volevo andarmene. Mi aspettavo la pesca a premi da un momento all’altro.
    A quel punto ogni richiamo alla serie era insopportabile e di certo più blasfemo del prete nazista!
    Nota di merito alla ragazza acrobata suicida. Unico accenno credibile ad un vero manicomio e al suo disagio. Credo che tutto lo spettacolo meritasse lo stesso pathos e lo stesso stile drammatico/riflessivo.

    Rispondi

  • Eloisa
    08/11/2015 at 7:46

    Sono andata a vedere lo psychiatric circus ieri sera a Roma e sono stata molto contenta di aver visto con i miei occhi e di non aver fatto l’italiana media seguendo la massa e basta.
    Lo spettacolo di per se probabilmente non merita un 10 e ci siamo, ma l’impegno che ci hanno messo gli attori era palpabile ed innegabile ! Lo spettacolo non terrorizzava affatto, bensì era divertente apparte alcune parti che erano veramente inquietanti per il pensiero che suscitavano in te non per il terrore causato da brutte maschere, spaventi ecc era divertente e faceva riflettere.
    Ora okay , non approvo il fatto di far salire constantemente il pubblico sul palco e di citare constantemente un testo sacro quale è la Bibbia,ma quelle sono scelte. Se avete tempo, andatelo a vedere. ( non è così male come dicono )

    Rispondi

  • claudia
    31/12/2015 at 1:28

    visto stasera con biglietti regalati, se l’avessi pagato me ne sarei pentita amaramente. il pubblico ha applaudito alzandosi in piedi fra l’incredulità degli ‘artisti’. perugia ..ma dove vivo!

    Rispondi

    • elvira
      02/01/2016 at 16:07

      Claudia hai pienamente ragione visto ieri a Perugia che noia ma x carità! Costa troppo x quello che offre e poi di orrido cosa c e? Ah ok lo spettacolo…..sconsiglio assolutamente….ero eccitata all idea di andarci anche xke se nn vai nn puoi capire…pentita amaramente….

      Rispondi

  • Antonella
    11/01/2016 at 20:36

    Spettacolo diverso dal solito….si….piaciuto….dall’accoglienza della suora al saluto del professore…..da vedere

    Rispondi

  • Fabio
    18/01/2016 at 15:01

    Ho partecipato allo spettacolo di perugia innanzittuto per curiosità e perchè l’idea del “circo diverso” mi attraeva.
    Forte di una immagine ben costruita, con lodevole campagna pubblicitaria a pre-annunciare lo spettacolo con manifesti in città, banner sui siti internet e con sito web ben fatto, ho rotto gli indugi.

    Sarà che le mie aspettative erano elevate, ma ho trovato lo spettacolo scarno, con un biglietto d’ingresso sproporzionato per la qualità offerta.
    Se all’ingresso i “pazzi-distrurbatori” li potevo anche accettare, in generale il continuo coinvolgimento sul palco dei paganti e l’insitenza degli sketch cabarettistici più che circensi, alla fin fine mi fanno esprimere un giudizio non positivo.
    Ho trovato davvero di bassa lega lo sketch dell’auto ed il balletto “nudista”, incommentabile e fuori tema lo spogliarello!

    Non è tutto da buttare, in primis proprio l’idea. Per me è valida, ed una bella alternativa al concetto di circo propriamente inteso. Bravi gli acrobati, il “Dottor Josef” nei suoi monologhi, il pagliaccio, il dipinto a mani nude ed il numero con le palline.
    Amalgamare meglio la trama, meno cabaret e quindi lasciar stare in pace il pubblico (in fondo il pubblico paga per vedere uno spettacolo, non per essere l’oggetto degli sketch) già sono ingredienti sufficienti affinchè la torta possa essere migliore.
    Fiducia.

    Rispondi

    • silvia
      18/01/2016 at 18:49

      Visto ieri sera a Perugia…concordo in tutto. Le premesse erano fantastiche, l’ingresso e l’atmosfera molto eccitanti. Ma…ma… insomma alla fine ho riso molto e di gusto ma…non doveva essere uno spettacolo noir? addirittura vietato ai minori? beh io ho riso. Ma di quei poveri spettatori che loro malgrado sono stati coinvolti negli sketch da sagra di paese, ho riso di loro non con loro… Gli artisti erano bravini ma nulla di che. i due ginnasti che si sollevavano facevano una fatica bestia e si vedeva chiaramente. Mentre in quel tipo di numero gli atleti sembrano sempre fare tutto con naturalezza assoluta i nostri due facevano smorfie e tremavano dalla fatica… i numeri di cabaretl cabaret sono troppi e troppo lunghi.
      Mi aspettavo una cosa tipo cirque du soleil ma siamo lontani mille miglia.
      Il numero degli asciugamani è stato imbarazzante…sì ma perchè così mal eseguito da voler credere che lo stessero facendo male apposta. Nell’insieme il livello è mediocre ed è un peccato perchè le premesse c’erano tutte… Ottimi il pagliaccio e il dottore. Promosso per l’impegno il pazzo cabarettista.
      Lì per lì mi sono anche divertita ma a mente fredda mi sembra di essere stata un po’ presa per il ..lo.
      Molto da migliorare,

      Rispondi

  • Nicoletta
    23/01/2016 at 22:25

    Nonostante fossimo sicuramente tra gli spettatori più “attempati”in teatro io e mio marito ce la siamo goduta dall’inizio alla fine.
    Sicuramente non sarà all’altezza dei famosi circhi, ma nel suo genere è divertente ed innovativo.
    Anche gli spettatori chiamati sul palco hanno finito col partecipare simpaticamente.
    Mi sembrano veramente eccessive le critiche da bacchettoni che ho letto.

    Rispondi

  • Michele morabito
    31/01/2016 at 0:53

    Fa letteramente cacare…Geniale la publicizzazone.

    Rispondi

  • Michele morabito
    31/01/2016 at 0:56

    Spettacolo molto superficiale senza un filo conduttore solido (fa letteralmente cacare)…Visto a Ravenna…sconsigliato!

    Rispondi

  • Michael b
    31/01/2016 at 23:09

    Molto carino e divertente! Una prima parte di spettacolo magari noiosa in alcuni tratti ma che vede riprendersi a fine primo tempo con l’inizio del secondo atto!!! Io consiglio di vederlo coi propri occhi prima di giudicare, noi eravamo in 10 e ci siamo diverti tutti, chiaramente non vi aspettate uno spettacolo da circo du soleil o quant’altro; ma gli attori ci mettono il massimo e sanno coinvolgerti!!!
    E per tutti quelli che criticano voglio dire una cosa: tutti bravi a giudicare e commentare in negativo, dovreste pulirvi la bocca e cercare di inneggiare artisti di strada che ci provano e cercano di crescere impegnandosi come loro, non gettargli merda adosso perché siete solo degli ipocriti!

    Rispondi

  • Antonella
    18/02/2016 at 17:13

    Che spettacolo! Attoruncoli. Un gruppo di persone ineducate con un tocco di villania. Come buttare via i propri soldi. Bisogna disertare certi spettacoli di pessimo gusto e qualita’!

    Rispondi

  • Modena
    29/02/2016 at 9:24

    É proprio come dicono loro: i matti sono fuori….. E scriviamo anche commenti su internet……
    ah ah ah ah

    Rispondi

  • Giordano
    09/03/2016 at 1:00

    Per colpa di tutti i giudizi negativi molti posti erano vuoti…io credo invece che lo spettacolo merita un giudizio positivo. L’idea è originale, l’accoglienza con le celle e i matti che girano molestando il pubblico è fantastica. Lo show divertente e un po’ riflessivo, gli artisti bravi e si sono immedesimati perfettamente nel ruolo di pazzi. Le performance circensi di qualità. Chi si aspettava un mini cirque du soleil é un folle!
    Alcune scene un po discutibili. Prepararsi a interagire con il palcoscenico. Complimenti ai ragazzi! Consiglio…

    Rispondi

  • gun
    25/03/2016 at 13:06

    concordo su tutto. l’ho visto ieri. per me c’è anche tanta volgarità gratuita (un vero abuso del “cazzo guardi/cazzo fai/non capisci un cazzo/oh coglioneeee” veramente a gratis, che fa ridere i babbuini, e per me l’horror c’è stato solo nella scena finale. peccato, con tutta la pubblicità che ho visto in giro per la città, e l’alto prezzo del biglietto mi aspettavo moooolto di più

    Rispondi

  • Elena
    27/03/2016 at 19:14

    Visto ieri sera a Bologna, eravamo in sette (di cui due chiamati sul palco) e ci siamo divertiti tutti. Secondo me è da vedere con i propri occhi, chi decide di non andarci per sentito dire sbaglia. Chi si aspettava un altro cirque Du soleil è un folle!! Dai non esageriamo… io preferisco vedere artisti che provano a dimostrare il loro talento sotto il tendone di un circo piuttosto che gente senza nemmeno un briciolo di talento che scossa il culo in televisione….

    Rispondi

  • Enzo
    07/04/2016 at 13:47

    Io sono stato sfortunato, ho visto la serata del 29 marzo perche’ un mio amico ha preso i biglietti sbagliati…un concerto di un cantautore!?!! L’orrore e’ stata la mediocrita’ del tutto…Poi mi hanno detto che si trattava di una data straordinaria, eventi che organizzano per riempire i giorni buchi. Era praticamente vuoto, quindi mi sembra che la strategia sia poco efficace. Ma possibile che non trovino di meglio? Soldi buttati (del mio amico,ma mi dispiace) e a me e’ passata la voglia di tornare a vedere il loro spettacolo!

    Rispondi

  • maria elena
    21/04/2016 at 9:59

    mi ha lasciata indifferente…ho fortunatamente visto molto di meglio nella mia vita, riconosco che ci sia qualche bravo artista ma lo spettacolo nel complesso non vale il prezzo del biglietto.

    Rispondi

  • Aly
    28/05/2016 at 16:43

    Ho assistito ieri sera a Bergamo allo spettacolo. All’inizio ero perplessa, poi in seguito ho capito la trama, la volontà di provocare con intelligenza e l’ ho apprezzato, bello, creativo e interessante. Prima di lasciarmi condizionare dagli altri, ho voluto vederlo dal vivo. Mi è piaciuto molto, bravi tutti.

    Rispondi

  • Ale
    31/05/2016 at 1:45

    Ho seguito lo spettacolo stasera a Bergamo. Inutile dire che la trama è presente, non bisogna nemmeno impegnarsi molto per capirla! Sicuramente non è il cirque du soleil ma mi chiedo come si possa aspettarsi ciò! Gli attori rispecchiano perfettamente variegati disturbi mentali (posso dirlo perchè lavoro strettamente a contatto con persone che han svariegati problemi di tale sorta) e lo spettacolo, della durata di due ore, è decisamente coinvolgente, trattando temi forti con quel pizzico di leggerezza che non guasta lasciando allo spettatore il compito di un introspezione personale! Mi sento di consigliarlo e vi consiglio di non seguire la massa anzi per chi si scandalizza per un pó di volgarità (qualche cazzo e vai a cagare sparso), non è niente di meno di quello che sentiamo ai giorni nostri lungo le strade e in alcuni talk show.. Inutile scandalizzarsi!

    Rispondi

  • Michela
    02/12/2016 at 14:18

    Favoloso! Divertimento puro si ride dall’inizio alla fine, chi scrive che è volgare non sa proprio stare al mondo e prendere le cose sul ridere è uno spettacolo quindi bisogna prenderlo come tale… gli attori uno più bravo dell’altro! Oltre a essere uno spettacolo stupendo fa anche molto riflettere… consiglio a tutti di andare almeno 1 volta… DAVVERO DAVVERO BELLO!!! …

    Rispondi

  • Alessandra Patalano
    04/12/2016 at 11:36

    Vietato parlare di comicità. Piuttosto parlatemi di mancanza assoluta di rispetto nei riguardo del problema e non di come il problema era affrontato Piuttosto parlatemi di raccolta fondi, dato che richiedere 24 euro per uno “spettacolo”, che in realtà è solo una riunione di gruppo per dei disgraziati disonesti. Si perché “perseguitare” con violenza il pubblico fin dal momento successivo al pagamento, prima ancora di entrare non è cabaret a tinte forti, né spettacolo, è crimine. Spero che con quei 24 euro vi pisduatw comprare delle benzodiazepine e iniziare a studiare per fare uno spettacolo di denuncia davvero. In bocca al lupo

    Rispondi

  • Viola67
    15/01/2017 at 23:44

    L’ ho visto a Genova, mi é piaciuto molto. Divertente, originale.
    Ho trovato proprio bravi i ragazzi, non solo per le performance acrobatiche ma anche x le loro qualità di attori.
    I pazienti psichiatrici sono proprio come li hanno descritti.

    Rispondi

  • Gabriele
    21/01/2017 at 13:22

    L ho visto a la spezia a me è piaciuto molto ho passato del tempo facendomi delle risate e non annoiandomi. Non fatevi scoraggiare dalle brutte recensioni qui sopra se vi piace il genere vi divertirete.

    Rispondi

  • Anna Maria
    25/02/2017 at 14:32

    Visto Psychiatric Circus ieri sera a Piacenza con mio figlio. Concordo sul prezzo un po’ esagerato del biglietto ma piaciuta molto l’idea circo sotto forma di ospedale psichiatrico ma sopratutto hanno saputo dimostrare che si possa coinvolgere il pubblico e farlo divertire senza la presenza degli animali che troviamo solitamente nel circo. Che dire, visto Moria Orfei e Psychiatric Circus, beh preferito di gran lunga Psychiatric Circus. Smettiamola con questi tabù sulla religione e sul nudo che nessuno è uno stinco di santo nella realtà e ridiamoci su, che male non fa :o) Non saranno dei fenomeni come artisti ma sanno fare. Cercate di fermarvi con loro alla fine dello spettacolo e capirete che sono persone come noi , simpaticissimi ed umili.

    Rispondi

  • Il recensore
    24/03/2017 at 13:31

    Visto due giorni fa.
    Unica cosa interessante???
    La patatina depilata della suora……………

    Rispondi

  • Valeria Boglione
    28/05/2017 at 23:32

    Non so quali pretese abbiano i signori dei commenti negativi,ma io ho trovato lo spettacolo eccellente. Fa ridere,stupisce,fa pensare. Gli artisti son tutti bravi,belli e pure simpatici…che volere di più? E pure la musica era ok!

    Rispondi

  • claudio Varese
    20/06/2017 at 23:45

    Visto a Varese venerdì 16/06/2017, eravamo in 4 e ci siamo divertiti molto. Abbiamo trovato geniale l’idea e sono dispiaciuto leggere le recensioni negative ma le rispetto . Penso sia giusto andare oltre che il solito discorso del prezzo del biglietto pagato , è vero che nessuno regala i soldi ( almeno a me) ma penso di aver speso bene e lo consigliato ad amici che sono andati la sera dopo a vederli e mi hanno ringraziato . Tutti gli artisti hanno dato qualcosa di proprio rappresentando un mondo che purtroppo esiste ancora e che in molti preferiscono ignorare forse per paura di guardarsi dentro , perché sani fino in fondo nessuno lo è!
    Bravi per il coraggio che dimostrate di portare in scena un argomento delicato e scomodo per molti , lo avete fatto con ironia ma anche con il giusto rispetto del caso.
    voto 10 a tutti gli artisti.

    Rispondi

  • Marco
    09/07/2017 at 13:15

    Spettacolo di Bg, sabato sera: tendone piccolo e abbastanza vuoto.

    Difficile dare un giudizio perché sono più generi che si fondono durante lo spettacolo: a volte comico, a volte inquietante a tratti goliardico, spesso grottesco.
    Sicuramente ha poco o niente di horror: giusto l’esorcismo finale ma se non ha spaventato me … è tutto dire!
    Bella l’idea di coinvolgere il pubblico sul palco. Artisti atleticamente molto bravi.
    Quello che manca a mio avviso è un po’ il filo conduttore di tutta la storia: sono scene abbastanza separate tra loro, dove la trama della pazzia è solo un pretesto per mostrare al pubblico: numeri acrobatici (per altro ben costruiti), scenette da caserma che rasentano il grottesco degni dei film Z-Movies, streap tease integrali con coinvolgimento del solito ignaro e imbarazzatissimo spettatore che si trova (suo malgrado) al centro della scena ….
    Per lo più assente il ‘pazzo’ con la maschera che da il volto alle pubblicità dello show (una carenza non da poco secondo me) che è invece sostituito dall’onnipresentese prete/dottore che diventa il mattatore dello spettacolo.
    Ben costruito il finale con l’esorcismo di un pazzo e con la suora-atleta che cammina a testa in giù sospesa nel vuoto. Il tutto comunque è più incentrato a stupire il pubblico del talento degli atleti che a spaventarlo, per cui l’horror show è solo accennato.
    Manca come dicevo una trama, un messaggio vero da lasciare allo spettatore che esce dal tendone chiedendosi il senso di tutto questo spettacolo.
    Il messaggio in pubblicità recitava così: sicuri che sia solo uno spettacolo?
    Mi viene da pensare che forse non sono sicuri nemmeno loro…

    Voto: Sei meno
    Vale comunque la pena di vederlo, ma non ci ritornerei.

    Rispondi

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