Angolo del tanaka
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Il sacchetto – Una storia (che vorrei non fosse) vera

di il 26/09/2014
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Cazzeggio
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IL MIO VOTO


AFORISMA
 

L’inesorabile deterioramento dei cervelli d’allevamento

 

Centro commerciale – Supermercato interno

Sto comprando un paio di banane al reparto frutta. Self service. Cerco il totem delle buste e dei guanti di plastica trasparente per la scelta e l’insacco.  Appena sopra l’elegante scultura di acciaio c’è un foglio con stampato un testo che recita più o meno così:“ Si avvisa la spettabile clientela che dal 1° settembre 2014 non potranno essere più distribuiti sacchetti di plastica non biodegradabile alle casse”.
Echissenefrega, penso io. Mica siamo alle casse. Ne prendo una e rifletto: perché non mettono sacchetti bio anche qui?! Boh, forse hanno scorte da finire.
Peso i nutrienti frutti, gli appiccico sopra il prezzo e li butto dentro pensando: sfrutterò la busta anche per le due altre cose che devo comprare. Così faccio.
Mi presento alla cassa. Depongo la spesa sul tapis roulant gommoso e umidiccio.
La cassiera fa passare tutto, mi dice il prezzo, pago. Lei mi dà il resto e aggiunge:

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Cassiera: Mi scusi, ma non posso farle passare quel sacchetto
Io: Come?
Cassiera: Ha letto, non possiamo distribuire i sacchetti di plastica non biodegradabili.
Io: Non lo sta distribuendo. L’ho preso io dal reparto ortofrutta.
Cassiera: E’ la stessa cosa. Non posso farlo passare.
Io: L’ho preso per metterci le banane. Non si poteva?
Cassiera: Sì, con le banane può passare.
Io: Allora guardi, stacco il prezzo dalle banane, lo appiccico sulla busta e così dimostro che l’ho usata per le banane e poi, già che ci sono, la sfrutto anche per altre cose. Va bene?
Cassiera: No, nel sacchetto ci devono essere solo le banane. Lo dico anche per lei, sa? Potrebbero darle una multa.

Mi guardo intorno. Non vedo forze dell’ordine. Magari quella signora robusta con l’accento dell’est è un maledetto Serpico della Finanza. Forse c’è una telecamera nascosta che riprende chi esce con le buste di plastica non bio. Magari un ignoto Supervisore Supremo del supermercato controlla che la cassiera adempia scrupolosamente le direttive aziendali.

Io: Mi faccia capire. Se esco con il sacchetto e dentro ci sono solo le banane, sono in regola. Se nello stesso sacchetto ci infilo anche delle altre cose, sono fuorilegge? Le sembra che questa cosa abbia un senso?
Cassiera: Mi spiace ma non sono io che faccio le regole – e ripete – è nel suo interesse, potrebbero darle una multa.

Ecco che si materializza, nella mia fantasia, un vigile urbano che mi multa per aver superato i limiti di biodegradabilità, disobbedienza civile generica e vilipendio delle Istituzioni, con sequestro del sacchetto incriminato e ignominioso trasporto ‘nudo’ delle banane. Inutile ogni tentativo di far notare che la quantità di plastica non bio che esce dal supermercato è la stessa. Quando ci sono di mezzo i vigili urbani, la ragione assume forme bizzarre. Sospetto che la cassiera non abbia passato l’esame di ammissione al Corpo.

Io: Allora facciamo così – ormai sono all’indagine antropologica – metto le altre cose nella mia personale borsa a tracolla, anch’essa poco bio degradabile, lascio le banane nel sacchetto, così è in regola perché contiene solo quelle, e lei libera l’uscita di questa ormai leggendaria borsa di plastica brutta e cattiva. Quindi faccio un passo e la riempio di nuovo con le cose che ho parcheggiato provvisoriamente nella borsa. Va bene così?
Cassiera: Va bene, ma io alla borsina devo farle un nodo.

commenti
 
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  • ZiaDada
    13/10/2014 at 21:44

    Minchia che tristezza ! Non voglio vivere in un mondo in cui esiste una cassiera che mi chiude con un nodino il sacchetto delle banane… Se gentilmente, Signor Tanaka, sarebbe così gentile da indicarmi in che supermercato le é accaduto e le sembianze della cassiera, andrei volentieri a compiere un cassericidio cosicché possa poi rinascere in me la voglia di continuare a frequentare questo mondo. Grazie.

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    • tanaka
      15/10/2014 at 17:18

      Gentile Ziadada,
      la ringrazio per la solidarietà e, in modo meno cruento, io sarei più del parere di usare questo episodio come test per i diritti civili.
      Chi fa il nodino si becca il divieto di votare, l’impossibilità di svolgere un lavoro a contatto col pubblico e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. E ci metto pure, come pena accessoria e necessaria, il divieto di riprodursi.

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