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Roma 2014 – Pillole dalla capitale

di il 17/10/2014
 

Esci dalla sala ed il cervello rutta un’idea. Scariche elettriche sinaptiche, mica pensieri, probabilmente utili solo alla manutenzione fisiologica dei neuroni. Capita a tutti e non se ne può fare a meno.

In attesa dei racconti completi ecco i giudizi di prima istanza dalla capitale:

  1. We Are Young. We Are Strong Nazisti per caso. Non male ma con mezz’ora in meno, meno sociologia e più cuore.
  2. A Rose Reborn: Park Chan-wook veste Zegna che lo produce. Prescindibile marchetta d’autore. Ma perché, Ermenegildo?
  3. Eden di Mia Hansen Love: Insulsa digressione ventennale sulla disco music francese: film inutile.
  4. Buoni a nulla di Gianni De Gregorio: appena un gradino sopra le volgari commediole all’italiana : Gianni è ora di cambiare strada.
  5. Quando eu era vivo di Marco Dutra: psycothriller molto poco psyco e ancor meno thriller; confusione sovrana.
  6. I milionari di Alessandro Piva: scene da fiction malavitosa già viste, in pura salsa partenopea.
  7. Lucifer G.Vanden Berghe: dissertazione teologica-religiosa sul diavolo che rimane però tutta nella testa del regista: nebbia fitta.
  8. A girl walks homes alone at night di Ana Lily Amirpour. Un film americano che imita l’Iran che imita l’America. Vampire, chador, buona musica. Godibile.
  9. Gone Girl di David Fincher: compitino passabile per un thriller un po’ stiracchiato che vuol fare la morale.
  10. Tusk di Kevin Smith: sconcertante horror che vuol fare il simpaticone. Smith è ormai alla parodia di se stesso.
  11. Dolares de arena di I. Cardenas e L.A. Guzman: amori lesbo prezzolati e imbroglioni al sole dei Caraibi. Ovvietà a gogo.
  12. Phoenix di Christian Petzold: una ebrea scampata che ricompare è che deve fare finta di essere se stessa; risultato accettabile.
  13. Angels of Revolution di A. Fedorchenko: storia di colonizzazione culturale. Grande poesia visiva. Sempre sia lodato Fedorchenko.
  14. NN di Hector Gálvez: storia di desaparecidos peruviani non ovvia seppure non sviluppata bene.
  15. Night crawler Movie di Dan Gilroy: un bel personaggio banalizzato in una storia inverosimile e che non sta in piedi.
  16. Os Maias di J. Botelho: bellissimo affresco del Portogallo di metà 800: raffinata storia di amori e conflitti pullulante citazioni.
  17. A Most Wanted Man di Anton Corbijn: omaggio a Philips s. Hoffman in una spy story classica senza guizzi particolari.
  18. Jia Zhangke a guys from Fenyang di Walter Salles: ritratto sincero ed emozionante del grande regista cinese.
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