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#GenderBender 2016, il festival dedicato alle rappresentazioni del corpo e delle identità di genere

di il 22/10/2016
 

GENDER BENDER FESTIVAL INTERNAZIONALE 14° EDIZIONE
A BOLOGNA DAL 26 OTTOBRE AL 6 NOVEMBRE 2016

www.genderbender.it

più di 130 appuntamenti su 20 location
30 titoli cinematografici | 34 rappresentazioni di 13 spettacoli
2 tavole rotonde | 4 concerti | 4 mostre | 7 party
master class di danza | laboratori per il pubblico
workshop | proiezioni per le scuole
questo e molto altro ancora per restare A BOCCA APERTA!

 

Mai come quest’anno Gender Bender, il festival di arti e culture contemporanee ideato e diretto da Daniele Del Pozzo, sceglie di puntare sul corpo, sulle sue rappresentazioni e sul suo rapporto con le identità. La 14° edizione del festival, in programma a Bologna dal 26 ottobre al 6 novembre 2016, porterà in città, tra le tante cose, un numero significativo di prime nazionali – di danza, cinema, arti visive e performative – in grado di tracciare l’orizzonte vasto di una riflessione che coinvolge tanto il mondo degli intellettuali, degli artisti e degli accademici quanto l’esperienza quotidiana di ciascuno di noi.

Gender Bender è prodotto da Il Cassero, il centro lgbt bolognese che da oltre trent’anni realizza progetti dedicati alle differenze di orientamento sessuale e identità di genere, sostiene l’autodeterminazione e mette in campo azioni di contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni.

Linguaggio principe nell’esplorazione e nella rappresentazione del corpo è senz’altro la danza, protagonista di questa 14° edizione con un ampio programma di spettacoli, provenienti da Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Belgio, Germania, Israele. È un incontro tra due corpi molto simili eppure altrettanto diversi quello messo in scena da Alessandro Bernardeschi e Mauro Paccagnella in Happy Hour, l’ultima produzione della compagnia Wooshing Machine di Bruxelles.

Esplora invece i confini emotivi e fisici del corpo Object, lo straordinario assolo femminile coreografato da Uri Ivgi e Johan Greben, in prima nazionale a Bologna.

Sono corpi non conformi, diversi per storie e connotati quelli scossi dal desiderio in Goodnight Peeping Tom, il lavoro di Chiara Bersani, straordinaria performer italiana che a partire dalla propria condizione (è affetta da una forma medio-grave di Osteogenesi Imperfetta) ha costruito un percorso di ricerca artistica sul tema del corpo politico.

Tra gli appuntamenti già confermati in programma anche Aneckxander, lo straordinario assolo acrobatico del belga di formazione circense Alexander Vantournhout su un pezzo di musica per pianoforte di Arvo Pärt; Whithin her Eyes, il duetto intenso e pieno di virtuosismi coreografo dall’inglese James Cousins, uno dei futuri volti della danza secondo la rivista Time; A Room For All Our tomorrow, duetto di Igor Urzelai e Moreno Solinas in prima nazionale al festival; farà tappa a Bologna anche il Balletto di Roma con Paradox, tre lavori coreografici sul maschile e sul femminile affidati a due autori, l’israeliano Itamar Serussi Sahar e l’italiano Paolo Mangiola; debutterà a Bologna in prima nazionale No Lander, meditazione malinconica di cinque danzatori sui temi dell’Odissea di Omero, coreografata da Riccardo Buscarini; inoltre vedremo Ra-me, il lavoro firmato dalla coreografa Lara Russo con tre performer alle prese con altrettante aste di rame; West end, la rilettura contemporanea del tip tap realizzata dall’italiana Chiara Frigo dedicata alla crisi dell’Occidente.

Si avvale invece di una singolare tecnica di descrizione audio per un pubblico di non vedenti lo spettacolo Misses and Mysteries della tedesca Antonia Baehr, tra coreografia, radiodramma e Nouvelle Vague Drag Show in prima nazionale per il Gender Bender.

Attesissimo l’appuntamento con MDLSX dei Motus, la compagnia fondata venticinque anni fa da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò e alla quale il Comune di Bologna dedica il progetto speciale Hello Stranger!

Proprio grazie all’incontro tra il Gender Bender Festival e l’iniziativa dell’amministrazione comunale nascono altre due appuntamenti, cioè la conversazione con i fondatori della compagnia e la tavola rotonda Ghost in the Shell, un approfondimento con esperti sul rapporto tra scena artistica e rappresentazione performativa delle identità di genere.

Corpo come rappresentazione ma anche come esperienza: tra le novità della 14° edizione di Gender Bender c’è Warm Up, una serie di workshop tenuti da alcuni coreografi ospiti e dedicati a piccoli gruppi di spettatori, guidati a provare alcuni semplici passi che vedranno poi replicati in maniera compiuta sulla scena. A danzatori professionisti e non professionisti è invece dedicato il programma di masterclass che completano il cartellone della danza.

Tra i tanti titoli in programma al cinema, segnaliamo la prima nazionale di Hamlet, la versione per il grande schermo dello spettacolo di Shakespeare portato magistralmente in scena da una straordinaria Maxine Peake, nel ruolo del Principe di Danimarca. Anche quest’anno la sezione Cinema sarà affiancata da Same Same But Different, la selezione di cortometraggi e documentari sull’educazione alle differenze, dedicata agli studenti delle scuole superiori di Bologna.

Pubblico di giovanissimi anche per la prima nazionale di L’Aprés-Midi d’un Foehn 1, la coreografia della francese Phia Menard che mette in scena eterei pupazzi fatti di buste di plastica e che rappresenta l’incontro tra Gender Bender e la terza edizione di Teatro Arcobaleno, il cartellone di spettacoli di teatro e laboratori per l’infanzia che attraversa i principali palcoscenici per giovani e giovanissimi della città metropolitana di Bologna.

Da non perdere, inoltre, la mostra Out Frames. Scatti dal mondo selezionati dal Pride Photo Award di Amsterdam, l’esito di un contest fotografico internazionale, promosso dall’omonima fondazione con sede ad Amsterdam, dedicato alla rappresentazione delle identità di genere, che ha coinvolto fotografi da tutto il mondo nella raccolta di immagini di persone appartenenti alla comunità LGBT. Una selezione di tali immagini sarà esposta al MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, in contemporanea con l’evento David Bowie Is, la grande esposizione dedicata al duca bianco che incontrerà Gender Bender anche nella sezione musica: si chiama Rebel Rebel infatti il contest live di band che il festival organizza come tributo all’icona recentemente scomparsa e all’evento che la celebra a Bologna.

DANZA ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

PARADOX | Italia
coreografia di Itamar Serussi Sahar e Paolo Mangiola – Balletto di Roma
| 27 ottobre, Arena del Sole
Nuova produzione del Balletto di Roma e prima espressione di una rinnovata ricerca coreografica. Tre lavori coreografici di due autori; un’indagine sul maschile e sul femminile, tra le consuetudini e i paradossi di una contemporaneità cangiante. Itamar Serussi Sahar, coreografo di origine israeliana, è stato danzatore per Batsheva Dance Company e resident coreographer di Scapino Ballet Rotterdam. Paolo Mangiola è autore per Royal Ballet e WayneMcGregor / Random Dance, nonché coreografo associato del Balletto di Roma.

A ROOM FOR ALL OUR TOMORROWS | Gran Bretagna | prima nazionale
coreografia di Igor Urzelai e Moreno Solinas | 28 e 29 ottobre  AtelierSI
Ci sono due persone in questa opera, ma non è uno spettacolo su di loro. Si tratta di tutti noi. È sulla vita segreta che tutti noi viviamo quando siamo vicini agli altri. Si tratta di quei momenti – tra il caffè e la danza – in cui l’armonia ci abbandona e tutto quello che ci resta è il desiderio di urlare. Si tratta di un luogo dove riuscire a immaginare in che maniera le cose potrebbero essere diverse da come sono. Una semplice stanza per tutti i nostri domani. Igor Urzelai e Moreno Solinas hanno vinto il Rudolf Laban Award e Theatre Awards 2015, sono stati selezionati per Aerowaves e British Dance Edition. Il loro lavoro è sostenuto da Arts Council England, British Council, The Place London, Yorkshire Dance, Cambridge Junction, CSC Bassano, El Graner e TIR danza.

L’APRÉS-MIDI D’UN FOEHN 1 | Francia | prima nazionale
coreografia di Phia Ménard | 29 e 30 ottobre, Teatro Testoni Ragazzi
Un pezzo straordinario di coreografia per oggetti animati, buste di plastica, ventilatori, un paio di forbici, un rotolo di nastro adesivo, un impermeabile, un bastone da passeggio e un ombrello. La coreografa francese Phia Menard crea uno spettacolo meraviglioso in cui a danzare sono dei pupazzi creati con delle buste di plastica, mossi da correnti d’aria. Senza bisogno di essere toccati, la libertà dei loro movimenti, accompagnata dalla musica di Claude Debussy, li rende sempre più simili a dei veri danzatori. Lo spettacolo, vincitore del premio Edinburgh Fringe Festival 2013, è inserito nel cartellone della rassegna Teatro Arcobaleno. Phia Menard è un’artista che sfida le convenzioni, alla ricerca di una forma espressiva originale e curiosa. Compagnia Non Nova è sostenuta da Préfecture de la region Pays de la Loire, Le Conseil Régional des Pays de la Loire, Le Conseil Général de Loire-Atlantique e dalla città di Nantes.

NO LANDER | Italia / Gran Bretagna | prima nazionale
coreografia di Riccardo Buscarini | 31 ottobre – 1 novembre, Teatri di Vita
Meditazione malinconica e sottile sui temi dell’Odissea di Omero. Cinque danzatori, esposti ad uno spazio spietato, agiscono come marinai dispersi in mare. Mentre precipitano e immediatamente sono risollevati da un intricato lavoro di gruppo, la loro carne emerge dall’oscurità in torsioni elastiche e scultoree. Un tappeto sonoro catturato dal vivo convergono nello spazio, trasformando la scena in un relitto abbandonato. Riccardo Buscarini si diploma alla London Contemporary Dance School. Vince il Premio Prospettiva Danza nel 2011, nel 2012 riceve il Fondo Fare Anticorpi. Nel 2013 vince The Place Prize, partecipa ai progetti europei ArtsCross London e Performing Gender. Firma un lavoro coreografico per la Scuola del Balletto di Toscana. Insegna coreografia a Birkbeck University di Londra.

OBJECT | Israele / Paesi Bassi | prima nazionale
coreografia di Ivgi e Greben | 4 e 5 novembre, Arena del Sole
Un solo femminile mozzafiato in cui l’interprete esprime in maniera potente la solitudine, il desiderio e la compassione, contando esclusivamente sulla propria capacità di interprete della danzatrice. Una ricerca coreografica dura e potente sul confine di un corpo umano, e sui suoi aspetti emotivi e fisici, esposto e offerto allo sguardo dello spettatore, come in un dialogo serrato e senza scampo. Uri Ivgi ha ballato con Kibbutz Contemporary Dance Company; Johan Greben ha ballato con Dutch National Ballet. Come coreografi, hanno creato per Ballett am Rhein; Dansgroep Amsterdam; Introdans; Korea National Contemporary Dance Company; Phoenix Dance Theatre; Scottish Dance Theatre; Scapino Ballet e Tanzkompanie Theater St. Gallen.

MISSES AND MYSTERIES | Germania | prima nazionale
coreografia di Antonia Baehr | 5 e 6 novembre, Teatro del Baraccano
Uno spettacolo che è allo stesso tempo una coreografia, una Nouvelle Vague Drag Show, e un radiodramma. La tecnica di descrizione audio per un pubblico non vedenti, e la musica eseguita dal vivo dalla musicista Andrea Neumann, guidano lo spettatore a conoscere la vicenda di un’amicizia giovanile messa in scena dallo straordinario danzatore William Wheeler. L’infanzia, i giochi, le parole, il gioco, l’amore, le affinità dello spirito e del corpo sono i protagonisti di questa straordinaria performance, liberamente ispirata al Lago dei cigni di Marius Petitpa, selezionata per la Deutschland Tanz Platform Frankfurt 2016.
Antonia Baehr è una coreografa berlinese. I suoi lavori esplorano, tra i tanti temi, la finzione del quotidiano e del linguaggio coreografico.

ANECKXANDER | Belgio
coreografia di Alexander Vantournhout | 4 e 5 novembre, Arena del Sole
Aneckxander è un assolo in un ambiente minimo per un corpo acrobatico, una manciata di oggetti accuratamente selezionati e tre variazioni su un pezzo di musica per pianoforte di Arvo Pärt. Perfettamente bilanciato tra tragedia e commedia, lo spettacolo riscrive l’autobiografia del proprio corpo: da soggetto a oggetto, a materia. Il risultato è un autoritratto crudo, in cui il corpo allo stesso tempo si espone e cerca di sfuggire agli occhi indiscreti di chi guarda. Spettacolo finalista di Aerowaves 2016. Alexander Vantournhout è un coreografo e danzatore belga. Ha studiato presso P.A.R.T.S., la scuola con sede a Bruxelles di Anne Teresa De Keersmaeker, e la Ecole Supérieure des Arts du Cirque a Bruxelles.

WEST END | Italia
coreografia di Chiara Frigo5 e 6 novembre, AtelierSI
West End è un’esplorazione del mondo dell’intrattenimento che innesta la tecnica del tip tap nel linguaggio della danza contemporanea. La leggerezza della performance diventa lo strumento per una lettura della relazione dell’Occidente con la sua discussa decadenza. Una traiettoria vertiginosa di rimandi e citazioni, che vanno dal vaudeville al cinema muto, conducono lo spettatore a porsi le inevitabili domande sul perché ci sentiamo occidentali e come mai non sembriamo più equipaggiati per puntare alla pienezza e alla gioia. Chiara Frigo coreografa e perfomer, vincitrice di Choreographers Miniatures di Belgrado e premio GD’A Veneto. I suoi lavori sono stati selezionati all’interno di Anticorpi XL, Aerowave, Fringe Festival di Edimburgo 2012.

GOODNIGHT PEEPING TOM | Italia
coreografia di Chiara Bersani 1, 2 e 3 novembre, Teatro del Baraccano
Goodnight Peeping Tom è un lavoro coreografico sul desiderio e sulla sua possibilità di essere provato e provocato da corpi diversi per forme e storie. Nella leggenda Peeping Tom venne punito con la cecità per aver osato guardare, attraverso un foro nella persiana Lady Godiva mentre cavalcava nuda attraverso il regno, in segno di protesta per le tasse troppo alte. Tom venne punito per il suo sguardo, per il suo desiderio. Il lavoro di Chiara Bersani vuole in qualche modo fargli un dono, risarcirlo di un’ingiustizia. Spettacolo vincitore di Assemblaggi Provvisori, Tenuta dello Scompiglio. Chiara Bersani è un’artista italiana. Come performer ha collaborato con Lenz, Alessandro Sciarroni, Rodrigo Garcia, Jérôme Bel, Babilonia Teatri. La sua opera coreografica ha ricevuto il premio Prospettiva Danza e l’inserimento nella Nuova Piattaforma della Danza Italiana.

WHITHIN HER EYES | Gran Bretagna
coreografia di James Cousins | 2 e 3 novembre, AtelierSI
Un duo intenso, ispirato al romanzo Norvegian Wood dello scrittore giapponese Haruki Murakami, in cui la danzatrice letteralmente non tocca mai terra. Un lavoro di grande virtuosismo, dove i due interpreti sono strettamente intrecciati e dove la danzatrice, sostenuta dal partner, fluisce senza sosta in linee doloranti, senza mai staccarsi, ma senza essere mai in una vera relazione. Nei pochi istanti in cui i loro occhi si incontrano, si consolano a vicenda con un abbraccio. James Cousins è stato definito dalla rivista Time come uno dei futuri volti della danza, “una stella nascente” da The Independent e descritto da Matthew Bourne come “uno dei talenti coreografici più promettenti del Regno Unito”. Nel 2012 ha vinto il New Adventures Choreographer Award. Come danzatore ha lavorato con Matthew Bourne e come coreografo ha firmato lavori per National Ballet of Chile, Oper Graz, Royal Ballet of Flanders and Scottish Ballet. È Work Place artist a The Place.

HAPPY HOUR | Belgio
Creazione Mauro Paccagnella e Alessandro Bernardeschi
(Produzione Wooshing Machine) 
28 e 29 ottobre, Arena del Sole
Mauro Paccagnella e Alessandro Bernardeschi hanno lavorato insieme come interpreti negli spettacoli di Caterina Sagna, Olga de Soto e Karine Ponties. Si rincontrano per un duo, per lavorare assieme sui loro due corpi, simili e diversi allo stesso tempo, due corpi che hanno vissuto e attraversato lo stesso numero di anni, due corpi quasi dello stesso peso, con gli stessi peli, più o meno le stesse calvizie, di certo le stesse rughe. Due qualità di movimento diverse, ma complementari, due corpi in confidenza l’uno con l’altro. Una danza che segue le voci dei madrigali di Monteverdi, ma anche Bob Dylan e il pop italiano. Una danza che scava nella memoria di questi due adolescenti degli anni 70 in Italia, figli della televisione e di una politica infame.

RA-ME | Italia
coreografia di Lara Russo | 1 e 2 novembre, Teatro Duse
Tre performer, ad ognuno è affidata un’asta di rame, un materiale rigido e apparentemente privo di vita. La caduta, la sospensione e la relazione di questi tre elementi crea sulla scena un paesaggio che unisce la temperatura calda dei corpi in movimento con le fredde architetture generate dalle aste. Uno spettacolo che è un interrogativo aperto sul dialogo tra la materia inanimata e il movimento danzato. Lara Russo è una giovane coreografa italiana, vincitrice del premio GD’A-Giovani Danz’autori 2014. Ha lavorato come assistente alla regia per Virgilio Sieni alla Biennale di Venezia. Finalista a dominio pubblico, menzione speciale del pubblico al festival Oriente Occidente, selezionata per Nuove Traiettorie.

TEATRO ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

MDLSX | Italia

regia Motus | 3 e 4 novembre, Teatri di Vita

MDLSX è ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria. Lo spettacolo dei Motus tende alla fuoriuscita dalle categorie, anche artistiche. È uno “scandaloso” viaggio teatrale di Silvia Calderoni, in bilico tra fiction e realtà, in cui collidono brandelli autobiografici ed evocazioni letterarie e critiche che spaziano da Judith Butler a Donna Haraway, da Paul B. Preciado al caleidoscopico universo dei Manifesti Queer.

Motus è uno dei gruppi di punta della ricerca teatrale italiana. Il loro è un teatro rivolto a contaminare l’esperienza teatrale oltrepassando i confini fra i generi. I Motus hanno attraversato negli anni le figure di Rainer Maria Rilke, Jean Cocteau, Jean Genet, Pier Paolo Pasolini, Rainer Werner Fassbinder, ricevendo numerosi premi in ambito nazionale e internazionale.

MDLSX è parte del progetto Hello Stranger! promosso dal Comune di Bologna per i 25 anni della compagnia Motus.

MOSTRE :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

OUT FRAMES. Scatti dal mondo selezionati dal Pride Photo Award di Amsterdam esclusiva nazionale
Inagurazione 27 ottobre, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna
aperta fino al 26 novembre
Out Frames è una mostra fotografica che prende il nome dall’omonimo contest internazionale dedicato alla rappresentazione delle identità di genere nella fotografia, con l’obiettivo – comune a Gender Bender – di superare gli stereotipi e comprendere il valore delle differenze. Il progetto vede coinvolti numerosi fotografi internazionali nella raccolta di immagini di persone appartenenti alla comunità LGBT, storie in forma di ritratti che raccontano la diversità di genere in diversi Paesi del mondo: Brasile, Messico, Mongolia, India, Pakistan, Filippine, Cina, Congo, e tanti altri ancora.

La mostra rimarrà aperta fino al 26 novembre ed è realizzata in collaborazione con MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna e l’Istituzione Bologna Musei del Comune di Bologna e con il sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e Coop Alleanza 3.0.

LA NOTTE LUNGO IL FIUME | ZOO
Mostra personale di illustrazioni di Luca Caimmi, artista fanese già vincitore del premio Andrea Pazienza. Dalla ricerca di identità alla perdita di identità. Il percorso di questa esposizione accosta le tavole originali dei libri Rondinella. Storia di un pesce volante a matita colorata da un’idea originale dell’autore (Nuages, 2016) e le illustrazioni a china e acrilico di Le Horla di Guy de Maupassant (Nuages, 2013). All’interno della mostra verrà anche realizzata la performance visiva e sonora Fase Golem, di Luca Caimmi e dj Minaccia. Suoni, immagini e materiali raccolti durante la risalita a piedi del fiume Metauro, elaborati e reinventati in tempo reale. Mostra e performance verranno ospitate da ZOOlo spazio espositivo e produttivo che si articola in caffetteria, laboratorio di pasticceria, bookshop dedicato ad albi illustrati, arti grafiche e fumetto del panorama nazionale e internazionale.

TRANSPILIPINAS Progetto artistico a cura di Victor H. Garcia | Centro di Documentazione Cassero
Un reportage fotografico e di narrazione condotto dall’artista ecuadoregno Victor H. Garcia Mejia nelle Filippine, il paese cattolico più grande del sudest asiatico e il secondo paese al mondo per popolazione apertamente transgender, transessuale e crossdresser dopo la buddista Thailandia. Una mostra in forma di taccuino di viaggio, che racconta con un linguaggio artistico fresco e partecipe le tante storie delle persone transgender incontrate in viaggio.

CINEMA ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

HAMLET | regia di Margaret Williams | Gran Bretagna | prima nazionale
La versione cinematografica dello spettacolo Hamlet, con la regia teatrale di Sarah Frankcom, forse il lavoro più iconico di William Shakespeare, portato magistralmente in scena da una straordinaria Maxine Peake, nel ruolo del Principe di Danimarca, uno spettacolo in cui Polonio è interpretato dall’attrice Gillia Bevan, definito dal critico teatrale Mike McCahill “l’equivalente teatrale del concerto dei Sex Pistols al Free Trade Hall”. Un’interpretazione magistrale che le ha fatto meritare una candidatura ai Premi Bafta; una produzione teatrale innovativa e spregiudicata, diretta da Sarah Frankcom. Un successo di critica e di pubblico straordinario che lo ha fatto diventare lo spettacolo più venduto del Royal Exchange in un decennio.

SUMMERTIME | regia di Catherine Corsini | Francia
1971. Delphine, figlia di agricoltori, si trasferisce a Parigi per liberarsi dalle catene della sua famiglia e per ottenere la sua indipendenza finanziaria. Carole, invece, è una ragazza parigina, coinvolta attivamente nei moti del movimento femminista. Il loro incontro sconvolgerà totalmente le loro vite.

REAL BOY | regia di Shaleece Haas | Usa
Bennett Wallace è un adolescente carismatico che muove i primi passi in una vita adulta. Attraversando gli alti e bassi della sua transizione di genere e alle prese con una storia di tossicodipendenza, Bennett intraprende il viaggio per trovare la sua voce, come musicista, amico, figlio e uomo. Girato nel corso di quattro anni, il film segue l’evoluzione del rapporto di Bennett con la madre Suzy, che ha profonde perplessità sulla sua transizione, e con Joe Stevens, un musicista transgender abituato a combattere i propri demoni. Attraverso una narrazione a tratti commovente e a tratti divertente, Real Boy esplora la complessità della dipendenza, il potere curativo della musica, e l’importanza della famiglia, quella data e quella scelta.

OUT RUN | regia di S. Leo Chiang | Usa  | prima nazionale
Come leader dell’unico partito politico LGBT del mondo, Bemz Benedito sogna di essere la prima donna transgender a essere eletta al Congresso delle Filippine. Ma in una nazione prevalentemente cattolica, raggiungere questo obiettivo non è facile e il suo team eclettico, composto da agguerrite attiviste queer, deve ripensare le strategie delle campagne tradizionali per raccogliere consenso in luoghi improbabili. Iniziano perciò la loro avventura dai saloni di parrucchiere della piccola città e dai concorsi di bellezza regionali: le attiviste mobilitano shampiste trans e regine di bellezza a unirsi nella lotta contro il loro principale avversario politico, un predicatore evangelico omofobo, e dimostrare all’elettorato filippino che è il momento a prendere sul serio i diritti delle persone LGBT.

ORIENTED | regia di Jake Witzenfeld | Gran Bretagna
Oriented racconta la vita di tre amici palestinesi che esplorano le loro identità nazionale e sessuale a Tel Aviv durante il conflitto Israele-Gaza del 2014. Khader proviene da un’importante famiglia musulmana e vive con il suo ragazzo ebreo, David, un impresario della gaylife notturna. Fadi è un nazionalista palestinese, perseguitato dai sensi di colpa per il suo amore ebreo, e Naeem deve raccontare alla sua famiglia la verità sul suo orientamento sessuale. Nel frattempo, la guerra avanza.

YOU’LL NEVER BE ALONE | regia di Alex Anwandter | Cile  | prima nazionale

Dopo che suo figlio, gay e adolescente, subisce un attacco omofobo violento, Juan si mette in cerca di aiuto tra le persone che ha vicino, scoprendo che il mondo che conosceva attendeva di sfogare la sua violenza anche su di lui. Juan ha fatto troppi errori, ma suo figlio può ancora essere salvato.

 

MAPPLETHORPE: LOOK AT THE PICTURES | regia di Fenton Bailey e Randy Barbato | USA
È il primo lungometraggio dedicato al controverso artista dopo la sua prematura scomparsa nel 1989. Robert Mapplethorpe aveva un solo obiettivo: farcela come artista e come celebrità dell’arte. Non avrebbe potuto scegliere un momento migliore: la Manhattan della Factory di Warhol, dello Studio 54, vive un periodo di sfrenata sessualità edonistica. La sua prima mostra personale nel 1976 presenta già i suoi soggetti: fiori, ritratti e nudi. Mapplethorpe guadagna rapidamente notorietà attraverso le fotografie esplicite dalla scena sadomaso gay e le immagini di nudo di uomini di colore. I registi Fenton Bailey e Randy Barbato hanno avuto accesso libero agli archivi di Mapplethorpe e hanno raccolto le testimonianze di amici, amanti, familiari, personaggi famosi e modelli, che aiutano a tracciare un’immagine intima ma critica di questa complessa figura della fotografia del XX secolo.

HOLDING THE MAN | regia di Neil Armfield | Australia
Basato sull’omonimo spettacolo teatrale, Holding the man è la storia calda, divertente ma anche dolorosamente triste dell’amore lungo 15 anni tra Timothy Conigrave e il ragazzo di cui si innamorò al liceo, John Caleo. Tim era un aspirante attore. John, il capitano della squadra di football della scuola. Il loro rapporto sbocciò resistendo ai pregiudizi, alle avversità e alla malattia crudele che ha devastato la comunità gay negli anni ’80. Una straordinaria storia vera vita che attraversa le generazioni, la sessualità e le culture.

WHERE ARE YOU GOING, HABIBI? | regia di Tor Iben | Germania
Ibo è turco e vive a Berlino con la sua famiglia: loro però non sanno che lui è gay. Un giorno Alexander, un ragazzo tedesco, suona alla porta di casa sua: la polizia lo sta cercando e Ibo lo aiuta a nascondersi per innamorarsene immediatamente. Rivisto per caso nei giorni successivi, lo segue in una palestra dove scopre che è un lottatore. I due diventano amici, ma Alexander non è gay e tratta male Ibo, approfittando dei suoi sentimenti. A casa va ancora peggio: la sorella ha mostrato ai genitori un video in cui Ibo sta lavorando in un pornoshop gay. Il ragazzo si rifugia dallo zio, cercando di dimenticare Alexander tra le braccia di un altro uomo, ma le loro strade si incroceranno ancora, questa volta in modo del tutto inaspettato.

GIRL GETS GIRL | regia di Sonia Sebastian | Spagna
Una commedia esilarante e caotica realizzata attraverso un crowdfunding dal team che creò la serie di fama internazionale Chica busca Chica (Girl Seeks Girl). Brasile, Italia, Francia, Cina: nessun pubblico ha resistito alla freschezza, all’originalità e all’umanità di questa carovana di personaggi, al loro modo di relazionarsi e di vedere il mondo.

FAIR HAVEN | regia di Michael Grant | Usa
James, un giovane prodigio del pianoforte, torna alla sua fattoria di famiglia dopo una lunga permanenza in un centro dove si praticano le terapie riparative, a cui si era rivolto dopo la morte della madre. A casa si ritrova diviso tra le aspettative del padre, che sente distante, e il suo passato, in particolare la storia d’amore che aveva cercato di dimenticare.

CHECK IT | regia di Dana Flor & Toby Oppenheimer| Usa | prima nazionale
Un documentario che racconta l’omonima gang formata da gay e transgender neri che lotta per sopravvivere in uno dei quartieri più violenti di Washington. Alcuni di loro portano rossetto e mascara, inseguono sogni fashion, ma lottano per sopravvivere tra coltelli e tirapugni, utilizzando l’unico linguaggio che conoscono, fatto di violenza e sopraffazione. Una storia di riscatto sociale e di orgoglio di alcuni di loro, quei pochi che hanno avuto la fortuna di incontrare un assistente sociale di colore che li ha spinti a prendere in mano le loro vite, indicando due strade possibili, e apparentemente antitetiche, per la loro realizzazione: la moda e il pugilato.

THÉO ET HUGO DANS L’MÊME BATEAU | regia di Olivier Ducastel e Jacques Martineau | Francia
Premio del pubblico dei Teddy Award alla Berlinale 66, racconta l’esplosione del desiderio e poi il difficile e fragile cammino verso la nascita di un amore tra Théo e Hugo, tutto in una notte parigina. Dall’incontro in un sex club al reparto di un ospedale, un viaggio tra i turbamenti sentimentali e il fantasma dell’hiv.

AURORA | regia di Cosimo Terlizzi | Italia
Un documentario originale che esplora nuovi paesaggi e nuovi strumenti espressivi raccontando le prove dell’omonimo spettacolo del coreografo Alessandro Sciarroni, in cui non vedenti e ipovedenti si cimentano nel gioco del Goalball. Attraverso il lavoro coreografico e le interviste ai protagonisti, questo sport si trasforma in un rituale affascinante che dà voce ai sentimenti umani.

VIVA | regia di Paddy Breathnach | Cuba
Un’opera che ci trasporta nel coloratissimo mondo delle drag queen cubane, dosando sapientemente i toni del mélo. Jesus (Héctor Medina), giovane parrucchiere, realizza il suo sogno di esibirsi come drag queen in un club a L’Havana, ma dovrà fare i conti con un padre violento e omofobo.

THE BACCHUS LADY | regia di E J-yong | Corea del Sud
Una pellicola toccante che omaggia a Irina Palm e a Gloria una notte d’estate di Cassavettes che ha per protagonista un’anziana prostituita che finisce per diventare un punto di riferimento per chi la circonda: un dramma dolceamaro sul sesso, la vecchiaia, la morte e la dedizione agli altri.

CHEMSEX | regia di William Fairman & Max Gogarty | Gran Bretagna
Chemsex è il nome dato a un fenomeno crescente e che si riferisce all’uso di droghe in un contesto sessuale. Spesso si parla di sesso di gruppo, che può durare per giorni: il fascino del chemsex ha portato molti giovani a rimanere intrappolati in un circolo vizioso fatto di sesso e dipendenza. Questo film racconta le storie di uomini omosessuali le cui vite sono state colpite dalla crisi, da quelli che negano che esista il problema a coloro che ne sono usciti vivi. Chemsex è un viaggio coraggioso e inedito nei retroscena oscuri della vita gay moderna, metropolitana.

FIRST GIRL I LOVED | regia di Kerem Sanga | USA | prima nazionalePremio del pubblico al Sundance Film 2016, la giovane Anne (Dylan Gelula) deve barcamenarsi tra la sua infatuazione per Sasha, la campionessa di softball della scuola, e il suo migliore amico Cliff che le dichiara il suo amore incondizionato. 


SAME, SAME, BUT DIFFERENT è invece una sezione speciale del festival, con proiezioni mattutine di cortometraggi e documentari dedicate agli studenti delle scuole superiori di Bologna. L’iniziativa utilizza il linguaggio cinematografico per educare le nuove generazioni al rispetto delle differenze, viste come portatrici di ricchezza culturale e motori di un dialogo costruttivo all’interno della società contemporanea. Le proiezioni sono seguite da un dibattito sui temi esplorati nei film, condotto da operatori ed esperti dell’ambito educativo.


MUSICA ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

REBEL REBEL | contest live per band musicali | 30 ottobre | Il Cassero
You can be Bowie, just for one day! David Bowie è l’artista pop che più di altri ha contribuito alla rottura dei tabù legati al genere e agli orientamenti sessuali, grazie alla continua invenzione di una infinita galleria di personaggi. Gender Bender propone un bizzarro tributo a Bowie, promuovendo un contest per band musicali invitate ad eseguire dal vivo una cover a scelta tra le sue canzoni. Le band selezionate verranno invitate a sfidarsi pubblicamente dal vivo. Giurati d’eccezione del contest chiamati a valutare l’invenzione musicale e l’interpretazione performativa: Andy Fluon (Bluvertigo), Federico PoggipolliniErnesto Assante – La Repubblica, Mario Luzzato Fegiz – Il Corriere, Simona Orlando – Il Messaggero, Angela BaraldiVittoria Burattini (Massimo Volume).

INDIE PRIDE – Indipendenti contro l’omofobia 22 ottobre | TPO
Indie Pride rinnova anche quest’anno il suo appuntamento musicale per dire NO all’omofobia. A salire sul palco del Tpo per appoggiare la causa di Indie Pride ci saranno Nada insieme agli A Toys OrchestraLa Rappresentante di ListaGiorgienessErioPierpaolo CapovillaGarrincha SoundSystemKeaton e i Teppa Bros. La kermesse sarà condotta dalla rapper Mc Nill.

NINA MADÙ E LE RELIQUIE COMMESTIBILI | Museo della Musica
Una rock band specializzata in canzoni surreal-demenziali. Nina Madù semina nuova inquietudine grazie alle sue canzoni, con l’aiuto del Bullo Psicologico e dell’Abietto Infame. Octopussa , secondo album della band, continua il racconto iniziato nel precedente disco dando vita a un Frankenstein musicale fatto di elettronica, surf rock, balera, doowop, ed altra materia sonora non identificata.

CHRISTIAN RAINER | Museo della Musica
Any Kind Of Drug For Just One Kind Of Love, l’ultimo album di Christian Rainer, richiama le differenti espressioni musicali emerse negli ultimi anni dal percorso artistico dell’androgino artista. Le tracce del lavoro raccontano un’identità dalle molteplici sfaccettature, e compongono un’opera eclettica con un comune denominatore di intenti e tematiche.

 

INCONTRI :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

GHOST IN THE SHELL. Tavola rotonda su Gender e performance

Sabato 5 novembre,  Laboratori delle Arti dell’Università di Bologna
Una tavola rotonda sul rapporto tra scena artistica e rappresentazione performativa delle identità di genere. La giornata di studio è organizzata in partnership con l’Università di Bologna, Dipartimento delle Arti, e invita a Bologna alcuni dei nomi più interessanti della ricerca filosofica, artistica e sociale presenti oggi in Italia sul tema delle identità di genere. Ghost in the Shell è parte del progetto Hello Stranger! promosso dal Comune di Bologna per i 25 anni della compagnia Motus. Il programma è in via di definizione. I relatori finora confermati sono:

Chiara Saraceno è una delle sociologhe italiane di maggior fama. Importanti i suoi studi sulla famiglia, sulla questione femminile, sulla povertà e le politiche sociali. Ha ricoperto numerosi incarichi accademici, anche a livello internazionale, e istituzionali in Italia. Editorialista del quotidiano la Repubblica, nel 2005 è stata nominata Grand’ufficiale della Repubblica Italiana dal Presidente Ciampi. Nel 2011 è stata nominata corresponding fellow della British Academy. Fino al 2008 è stata docente di Sociologia della Famiglia presso la facoltà di scienze politiche all’università di Torino.

Sergia Adamo, docente di Letterature comparate e Teoria della Letteratura al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste, curatrice del volume Questione di genere: Il femminismo e la sovversione dell’identità di Judith Butler.

Viviana Gravano è curatrice di Arte Contemporanea e Docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano. È docente di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea presso lo IED (Istituto Europeo del Design) di Roma dove è anche Coordinatrice del Master in Curatore Museale e di Eventi.

Luca Greco è professore associato di Sociolinguistica all’Università Paris III Sorbonne Nouvelle e anima un seminario su performance, genere e linguaggio all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales.

Anna Laura Mariani, docente di Storia dell’attore e di Teatro moderno e contemporaneo all’Università di Bologna, autrice di Il tempo delle attrici. Emancipazionismo e teatro, Sarah Bernhardt, Colette e l’arte del travestimento.

UNA SOLITUDINE CONTROVERSA: rileggere Radclyffe Hall

4 novembre | Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne

5 novembre | Biblioteca Salaborsa
Una giornata di studi e una mostra dedicati alla scrittrice inglese Radclyffe Hall, protagonista della vita culturale europea e della cultura lesbica, spesso ritratta in abiti maschili, conosciuta soprattutto per il romanzo Il pozzo della solitudine (1928) che suscitò grande scandalo nell’Inghilterra ancora scossa dal processo ad Oscar Wilde.
I due appuntamenti vogliono riflettere sulla storia e la possibile attualità dell’autrice; promotori delle due giornate sono la Biblioteca del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne (LILEC) dell’Università di Bologna, il Progetto dell’Unione Europea Marie Curie GRACE (Gender & Cultures of Equality in Europe), il Master Erasmus Mundus GEMMA (Women’s and Gender Studies/Studi di genere e delle donne), in collaborazione con la Biblioteca Sala Borsa e il Festival Gender Bender (4 e 5 Novembre).


PARTY ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

A corredo del festival, 7 party scatenati in 12 giorni, una full immersion attraverso i generi della musica e della queer nightlife, tutti rigorosamente ospitati al Cassero, LGBT Center di Bologna, la casa di Gender Bender: Don’ stop the music!

Mercoledì 26 ottobre
Ghetto Fab Party: I’m too bootylicious for you baby!
Mads + Marylou Dj
Twerking shows: B’randi (N.Y.) Dancehall School Bologna
Rihanna lo fa, Beyoncé lo fa, Miley Cyrus lo fa, Nicki Minaj lo fa… Il twerking, o l’apoteosi del culo, è l’estrema esaltazione di quell’universale oggetto erotico che è il fondoschiena. Ghetto Fabulou$, un party per coloro che nel ghetto gay ci sguazzano benissimo shackerando le chiappe sui beat sincopati dell’hip hop, è il perfetto palcoscenico per una vera e propria sfilza di performance sexy e acrobatiche della crew tutta locale della Dancehall School di Bologna che si alternerà con una vera e propria dance hall queen di New York, B’randi. Shake it, baby!

Venerdì 28 ottobre
La Roboterie Party
Music: Hyenaz Live (Germany) + Lady Maru + St. Robot + Blackdrifter Dj
La Roboterie, serata aperta per sua stessa natura alle contaminazioni e alle sperimentazioni, presenta il suggestivo live del duo berlinese degli Hyenaz, un live concepito come un vero e proprio rituale officiato da Kathryn e Adrienne i quali, come due sciamani transgender postmoderni, mescolando spiritualità e magia alla musica elettronica e alle sconfinate possibilità virtuali della visual art.

Sabato 29 ottobre
Stargayte: Quinceanere Party – Belle Da Morire!
Un delirante World Tour alla scoperta del nostro pianeta. La prima tappa è il Messico con il suo Dia De Los Muertos, i suoi mariachi, e i suoi riti di iniziazione per le adolescenti che anelano trepidanti al debutto nella società. Senza dimenticare i fagioli e i burritos.
Ingresso con tessera Arcigay – Arcilesbica

Lunedì 31 ottobre
Halloween Party
Myss Keta live
Agònia + Green Everywhere Dj
Myss Keta, l’unica voce femminile dell’hip hop italiano a rappare in “caps lock”, ovvero sempre a lettere maiuscole. Sfrontatezza mista a paraculaggine e a una buona dose di orgoglio da coatta, fanno di Myss Keta un personaggio affascinante, per il quale finzione e realtà si confondono, tanto che non è mai chiaro se a parlare sia la donna sotto l’immancabile e iconica maschera-niqab o la maschera stessa. Un’identità fluida, che si nutre dei più fragorosi cliché della Milano imbruttita, ingigantendoli, esasperandoli, restituendoli in tutta la loro luccicante vacuità.

Mercoledì 2 novembre
Ghetto Fab Party: Queen Bees and Wanna-Bees
MC Nill + Sarah con la H Dj
Possono due regine condividere un solo alveare? Mc Nill a.k.a. La Nillola, e Sarah con la H avranno il piacere di dimostrare che in certi alveari ci sono solo queen bees! Tutto il resto, è roba da wannabes, anzi wanna-bees.
Ingresso gratuito con tessera Arcigay – Arcilesbica

Venerdì 4 novembre
Pussy Galore Party
Le Strulle + Aldivas Dj
L’appuntamento mensile che vede protagoniste centinaia di donne inaugura la propria stagione durante Gender Bender. E per l’occasione le immancabili Strulle, regine e animatrici del party, condivideranno la consolle con una very special guest, Aldivas, dj, cantante e performer, specializzata nel genere trap.

Sabato 5 novembre
Uncode party
Tama Sumo (Berghain, Berlin) + Lucretio (Restoration Records) Dj
Tama Sumo è uno dei volti più familiari del famigerato Berghain di Berlino, da poco dichiarato dalla Corte di Berlino, non senza polemiche, luogo di alta rilevanza culturale, sancendone di fatto la natura eccezionale rispetto agli altri club tedeschi. Dj dal 1993, attenta selector mossa da una sincera passione per la musica house, Tama Sumo è nota per i suoi lunghi set al Panorama Bar, la sala finestrata del club berlinese dedicata alle sonorità più morbide della dance underground, spesso in combo con la propria compagna, Lerato, boss dell’etichetta cult Uzuri. Per questa speciale serata, a dividere la consolle con Tama, sarà invece Lucretio, padovano ma berlinese d’adozione, collezionista appassionato di vinili e 1/2 dell’affermato duo The Analogue Cops. E per il piacere dei puristi del suono, Uncode ha affidato la musica dei proprio guest al celeberrimo Funktion One, l’impianto audio migliore al mondo. Let’s play house!

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Gender Bender è prodotto da Il Cassero LGBT center

Con il patrocinio di: Regione Emilia Romagna | Comune di Bologna.

Realizzato con il contributo di Regione Emilia Romagna Assessorato alla Cultura | Comune di Bologna Area Cultura e Rapporti con l’Università | Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo | KLM Royal Dutch Airlines | Coop Alleanza 3.0 | Institut Français | Fondazione Nuovi Mecenati | La Francia in scena | Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi | Mondriaan Foundation | NPN Nationales Performance Netz | Goethe-Institut Mailand.

Sponsor: Pepsi | Skyy Vodka | Beck’s | Tuborg.

Partner: MAMbo Museo d’arte moderna di Bologna | Cineteca di Bologna | Università degli Studi di Bologna | Teatri di Vita | La Baracca – Testoni Ragazzi | Fondazione ERT – Emilia Romagna Teatro | Piccolo Teatro del Baraccano | Paso a 2 – Certamen Coreogràfico de Madrid | Centro di Documentazione Il Cassero | AtelierSI | librerie.coop Ambasciatori | MIT Movimento Identità Transessuali | Schermi & Lavagne | Associazione Orlando | Biblioteca Italiana delle Donne | Comunicattive | Dipartimento delle Arti dell’Università degli Studi di Bologna | Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna | Indie Pride | ZOO | Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa | Gemma – Erasmus Mundus Master’s Degree in Women’s and Gender Studies | Fuori Campo | Bologna Welcome | Grace – Gender and Cultures of Equality | UniLGBTQ | Florence Queer Festival | Wanted | Museo della Musica di Bologna | Teatro Duse | Biblioteca SalaBorsa | Libreria delle Donne.

Media Partner: Popolare Network | Radio Città del Capo | Danza & Danza | Anticorpi XL | Gagarin.

Gender Bender fa parte di EFFE Festivals for Europe, Europe for Festivals e della Rete del Contemporaneo di Bologna insieme a Future Film Festival, Angelica, BilBolBul, Biografilm, Live Arts Week.

UFFICIO STAMPA NAZIONALE: Free Trade

 

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